Prima squadra

Avellino - Pescara 1-3: colpaccio biancazzurro!

08.04.2016 22:19
Lapadula e Caprari creano, Aresti conserva e Mitrita chiude i conti. Più forte dell'emergenza, più forte di un campo ostico e della fame dei Lupi, più forte di un gol regolare annullato prima del momentaneo pari di Castaldo: il Pescara espugna Avellino (1-3) e firma la sua seconda vittoria consecutiva. Nonostante una squadra imbottita di baby, Oddo torna dal Partenio con tre punti pesantissimi che fanno sia classifica sia morale. E tra una settimana, nel secondo "Friday Night" biancazzurro, all'Adriatico ci sarà il Cesena per la Partitissima di Serie B che tanto potrà dire in chiave terzo posto finale. La gara. Oddo rilancia Pasquato come rifinitore ed è costretto ad affidarsi ad una linea difensiva giovanissima ed inesperta, composta da tre classe 1997 (il "reinventato" Mandragora, Vitturini e l'esordiente Ventola) e da un classe 1993 (Fornasier). Anche in virtù di questo aspetto, Marcolin sul fronte opposto punta su un tandem pescante, Castaldo - Mokulu, supportati da Roberto Insigne, vecchio pallino biancazzurro, che ha il compito di partire da destra per poi accentrarsi per trovare l'assist vincente o la conclusione a rete. Presente in tribuna tutto lo stato maggiore del Pescara, composto dal presidente Sebastiani, dal neo presidente onorario Marinelli e dai direttori Repetto e Pavone. Dalle prime battute sembrano essere i padroni di casa a fare la gara e a cercare di sfruttare la maggior prestanza fisica della maggioranza dei propri interpreti rispetto a quella degli avversari. Al 4', un tiro-cross di Pisano si trasforma in una parabola insidiosa che termina di poco alta sulla traversa. Al 14', alla prima sortita offensiva pescarese, Pasquato prova un diagonale insidioso dalla distanza. Frattali si limita a controllare la sfera terminare sul fondo. Tanti errori su un fronte e nell'altro e dalla somma delle giocate scaturisce il nulla o poco più. Aresti e Frattali, infatti, non sono chiamati in causa a lungo fino a quando al 23' l'estremo campano non è costretto a bloccare uno shot di Memushaj. Immediata la risposta avellinese, ma Mokulu - ostacolato fisicamente molto bene da Mandragora - non riesce ad impattare di testa il pallone a due passi da Aresti. Al 34' Pescara in vantaggio: contropiede fulmineo, assist d'oro di Lapadula per favorire un colpo da biliardo di Caprari. Palla nell'angolino, laddove Frattali non può arrivare, e Partenio gelato. Al 38', azione da playstation del Pescara in contropiede che Caprari rifinisce in rete, ma il tutto viene vanificato dal fischio arbitrale che rileva il fuorigioco del n.17 pescarese. Raddoppio annullato, dunque, ma le immagini chiariranno che la posizione di caprari era assolutamente regolare. L'Avellino nel 1' di recupero ha la palla buona per il pari, grazie ad una buona incursione di Insigne imbeccato da Mokulu, ma la porta di Aresti resta immacolata. All'intervallo si va con gli ospiti in vantaggio e con i fischi dei supporters biancoverdi. Si riprende con una novità: Marcolin inserisce Sbaffo al posto di Visconti per dare maggiore imprevedbilità e qualità alla manovra offensiva. Al 5' pari dell'Avellino: Castaldo da fuori non lascia scampo ad Aresti. Il pareggio rinfranca i Lupi che al 7' sfiorano subito il raddoppio con Mokulu che di tacco a due passi dalla linea di porta non riesce ad indirizzare il pallone nella rete ospite con Aresti fuori causa. Al minuti 11 ci prova Verre da fuori, dopo inserimento centrale, ma il tiro è centrale e Frattali blocca. Al 17' Pescara di nuovo avanti: palla telecomandata di Memushaj per Lapadula che, con un movimento da bomber di razza, si libera del marcatore e di testa batte Frattali per il suo ventunesimo gol stagionale. Al 21' Marcolin decide di inserire il fosforo di Paghera per la quantità di Arini: servono idee ad un Avellino che ora ha anche il proprio pubblico in contestazione.E subito l'Avellino crea una grande reazione, ma Aresti è prodigioso nel dire di no alla conclusione a botta sicura di D'Angelo. Sul ribaltamento di fronte, i gemelli del gol biancazzurri confezionano una nuova palla-gol, ma Caprari questa volta è impreciso e butta al vento il tris. Al 25', Aresti indossa ancora i panni di Superman e vola a deviare in corner un'incornata ravvicinata di Mokulu. Servono forze fresche e Oddo inserisce Mitrita e Acosta per Caprari e Pasquato e passa al 4-1-4-1. La mossa sortisce gli effetti sperati. Al 30' Mitrita sigla il suo primo gol italiano battendo con freddezza, su assist di Ventola, Frattali, che prima si era opposto ad Acosta. Al 38', Aresti blinda il risultato respingendo una bordata di Sbaffo. Sul ribaltamento di fronte, Frattali evita il poker pescarese deviando una deviazione di un compagno su cross di Memushaj. Al 40' Selasi rileva Verre nel Pescara. Al 42', Insigne prova ad imitare il celebre fratello con un tiro a giro magico che per un soffio non riapre la contesa. Sbaffo è l'ultimo irpino ad arrendersi, ma Aresti questa sera è un muro. Al 45' Paghera scheggia il palo sinistro della porta pescarese con un tiro liftato che avrebbe meritato maggior fortuna. L'orgoglio biancoverde non basta, al triplice fischio il Partenio è biancazzurro! Tabellino Avellino - Pescara 1-3 Marcatori: 34'pt Caprari (P), 5'st Castaldo (A), 17'st Lapadula (P), 30'st Mitrita (P) Avellino: Frattali, Pisano (33'st Pucino), Rea, Biraschi, Chiosa, Insigne, Arini (21'st Paghera), D'Angelo, Visconti (1'st Sbaffo), Mokulu, Castaldo. All. Marcolin Pescara: Aresti, Vitturini, Mandragora, Fornasier, Ventola, Memushaj, Bruno, Verre (40'st Selasi), Pasquato (26'st Mitrita), Caprari (26'st Acosta), Lapadula. All. Oddo Arbitro: sig. Ghersini di Genova. Ammoniti: Castaldo, Rea (A), Bruno, Acosta (P)

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