Zeman e il Delfino non hanno paura del...Gorgone
La squadra
Riprendere la marcia anche per avere un pizzico di autostima e fiducia in più per la partitissima di mercoledì all'Adriatico contro la Torres: è chiaro l'intento del Pescara che oggi alle ore 18:30 fa visita alla Lucchese. Ritrovare i gol, che mancano da 180 minuti, e prendere i 3 punti su un campo difficile come il Porta Elisa sono gli obiettivi di giornata per la truppa biancazzurra, che apre oggi l'ultimo trittico di partite ravvicinate di un ottobre di fuoco che si concluderà domenica prossima in casa con la Recanatese. E' un momento importante della stagione, ancor di più dopo aver raccolto un solo punto nelle ultime 2 partite disputate, sulla carta abbordabili, ma mister Zdenek Zeman non sente spirare venti di crisi.
E, come sempre, non ha annunciato la formazione anche se in conferenza stampa ha dato qualche indizio esplicito in più. “Voi giornalisti la formazione l'avete già fatta, io la dirò prima ai miei ragazzi. Ho tutti a disposizione, finalmente, anche Franchini. Ho quindi 26 giocatori che possono giocare”. Niente turnover, solo qualche cambio mirato. “In ogni partita cerco sempre di mettere la migliore formazione possibile, il problema è come si recupera per la seconda gara”, le sue parole. Mesik è diffidato, ma sarà regolarmente in campo. “La diffida non significa nulla. Se sta bene non ho motivi di cambiarlo”, conferma Sdengo. E probabilmente per la nona volta in campionato Cuppone partirà titolare. “Disturba gli avversari con il suo movimento. Gli attaccanti dovrebbero sbagliare di meno ma è già importante che si presentano davanti alla porta e creano occasioni. Prima o poi la butteranno dentro. I miei 3 centravanti possono giocare tutti, ma solo uno alla volta, e scelgo quello più adatto alla partita. Se finora ha sempre giocato Cuppone vuol dire che mi dà più garanzie. E quando è stato cambiato è perché volevo altro in quel momento, anche se poi non l'ho ottenuto”. In cabina di regia giocherà Squizzato. “Adesso sta bene. Aloi nelle ultime 2 partite ha fatto bene da centrale, specie la seconda, mi serviva il suo movimento anche se a voi giornalisti non piace in quel ruolo. Può fare anche la mezzala, come ha fatto in tutta la sua carriera”. E come farà anche oggi, perchè è favorito su De Marco, non apparso troppo brillante nelle ultime uscite.
Sul pareggio contro la Vis Pesaro ha un punto di vista del tutto peculiare: “Mercoledì scorso per le numerose palle gol create e la voglia di fare è stata la nostra miglior partita, anche se si pensa il contrario, ma non sempre quando fai la migliore partita la vinci, come non sempre perdi quando fai la gara peggiore. Noi abbiano sprecato troppo, per vincere bisogna fare gol. Non lo abbiano fatto e lo abbiamo pagato, anche se la squadra ci ha provato e ha fatto bene. Abbiamo avuto il 75% di possesso palla contro la Vis, sembravamo il vecchio Barcellona. Ma se non concretizzi non vinci. Al momento siamo indietro rispetto a quello che vorrei ma sarà sempre così. Non avrò mai la squadra ideale, sarò sempre critico ma in modo costruttivo”. Stavolta il Pescara non si troverà di fronte una difesa che sembra un bunker, o per dirla alla Zeman “due pullman davanti alla porta”, perchè la Lucchese è squadra dalla mentalità offensiva e non farà di certo le barricate. E non solo perchè giocherà nel suo fortino, ma per sua stessa natura di squadra che tiene un baricentro tendenzialmente alto. “A me piace giocare contro squadre che giocano a calcio e la Lucchese lo fa”, ha confermato ieri Zeman in conferenza stampa. “I rossoneri giocano bene ed hanno buone individualità”.
Il boemo al Porta Elisa non ha una tradizione favorevole (due sconfitte in altrettante partite alla guida del Foggia, nel 1990-91 in B per 2-0, quando in campo c’era anche il suo attuale vice Giovanni Bucaro, oggi squalificato, e nel 2010-11 in C per 4-2), ma non pensa a cabala e scaramanzia. Non è nel suo costume e lo ha confermato anche ieri quando gli è stata sottolineata l'importanza della presenza di Tunjov, che oltretutto è il capocannoniere della squadra, tornato finalmente disponibile: quando l'estone è sceso in campo, infatti, il Delfino ha vinto 5 gare su 5. “Alle scaramanzie non bado e se Tunjov non era bravino non giocava in Nazionale... Poi, se Cuppone avesse segnato il rigore di Carrara sarebbe anche lui il nostro miglior marcatore”, le parole di Sdengo col sorriso. Non sarà un impegno facile per il Pescara: Zeman rispetta la Lucchese ma è ottimista e non ha paura del...Gorgone. Ovviamente il riferimento non è al mostro femminile della mitologia classica greca, ma a Giorgio, tecnico dei rossoneri che è uno degli allenatori emergenti della nuova generazione. Settimo posto in campionato con 12 punti (3 vittorie, 3 pareggi e 1 sconfitta), una partita in meno rispetto alle altre (la gara con la Juve Next Gen), nove gol fatti e cinque subiti: sono questi i numeri di un convincente avvio di stagione della Pantera rossonera che ha impressionato tutti a suon di prestazioni maiuscole e bel gioco e che sembra poter essere la vera mina vagante in chiave playoff.
Il merito è essenzialmente della sua guida tecnica, che anche oggi proporrà il 4-2-3-1 con Magnaghi riferimento offensivo e Gucher in cabina di regia. Gorgone è una vecchia conoscenza del calcio pescarese, perchè da giocatore ha indossato la maglia biancazzurra in B da gennaio a giugno 2004, collezionando 16 presenze e mettendo a referto anche 1 gol, ma non è ex dal dente avvelenato. “È una partita difficile contro una squadra che ha qualità offensiva, che gioca e che ha corsa”, le parole ieri di mister Gorgone. “Sarà una gara complicata contro un team che cercherà di vincere il campionato. Sarà un banco di prova importante e lo affronteremo, come sempre, con grande entusiasmo e grande coraggio. Poi vedremo come andrà. Come sta la squadra? Abbiamo fuori Sabbione (uno che al Pescara ha fatto male in B quando giocava nel Carpi nella stagione 2017-18, ndr), ma rientrerà Benassai. C’è un piccolo problemino per Russo e lo valuteremo all'ultimo. Vedremo anche come sta Visconti che ha avuto anche un po’ di febbre”. Se i due non dovessero farcela, sono pronti Rizzo Pinna sulla trequarti, a supportare Guadagni e Fedato nel trio di uomini offensivi alle spalle di Magnaghi, e De Maria come alter ego del terzino mancino. “È stata una settimana lunga, abbiamo un po’ staccato perché abbiamo tirato per parecchio tempo tra partite infrasettimanali e Coppa Italia”, ha concluso Gorgone. “Sappiamo che adesso ci aspetterà un nuovo tour de force tra recupero con la Juventus Next Gen e la Coppa Italia con la Spal. I ragazzi si sono allenati bene, ma la vera risposta la darà il campo”.
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