Dopo Sarri c'è Di Francesco: secondo ex di fila per il Delfino
Le prime due giornate del Pescara, curiosamente, portano alla sfida di due vecchi ex. Dopo Sarri, che allenò i biancazzurri nella stagione 2005-2006, tocca a Di Francesco, chiamato a sfidare la squadra della sua città. Considerato uno dei tecnici più promettenti dell'intero panorama nazionale, Eusebio Di Francesco - che in biancoazzurro ha conquistato una promozione in Serie B con annessa salvezza - ha conquistato nella giornata di ieri una storica qualificazione con il Sassuolo alla fase a gironi dell'Europa League (qui la Di Francesco story). I dogmi della sua filosofia sono la ricerca dei passaggi in verticale e dell'attacco della profondità. Molta importanza viene data ai movimenti senza palla. A differenza di Zeman, dal quale ha ammesso di ispirarsi, presta molta attenzione ai movimenti difensivi: fiore all'occhiello è l'utilizzo della trappola del fuorigioco. Per quanto concerne la sfida di domenica sera, i neroverdi potrebbero optare ad un leggero turn-over dopo le fatiche europee: i principali ballottaggi riguardano la difesa (Acerbi potrebbe sedersi in panchina a vantaggio di Antei) e il centrocampo dove Sensi e Magnanelli si contendono una maglia da titolare. Ancora indisponibili, invece, gli infortunati Missiroli, Pellegrini e Terranova.
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