La scelta, Zeman, il presente e il futuro: parla Bucaro
La prima conferenza stampa da capo allenatore
Vigilia di Pescara-Lucchese, prima da capo allenatore per Giovanni Bucaro, il successore di mister Zdenek Zeman. Ecco le sue parole:
"Ringrazio il mister e la società per la fiducia accordata. Porterò i concetti di Zeman come ho fatto anche nelle altre squadre che ho allenato, ma mettendo anche del mio. Zeman è inimitabile e anche Messina e Casertana, dove allenano due collaboratori storici del mister, hanno i suoi concetti ma anche altro.
Cosa mi ha detto Zeman? Non mi ha dato consigli, ma se non mi avesse dato il suo benestare continuare sarei andato via.
Voglio precisare che non era vero che non fossi in accordo con la formazione voluta dal mister, come ho letto, accetto le critiche e rispetto il lavoro altrui ma amo la verità. Il mister ha sempre dato 3 ore prima la formazione, anche a noi, quindi non è vero quello che ho letto da qualche parte.
La settimana scorsa, quando abbiamo intuito che con l'intervento Zeman si sarebbe fermato, c'è stato qualche discorso generale ma solo martedì sono stato convocato ed il mister mi ha detto che l'allenatore dovevo farlo io. Altrimenti me ne sarei andato, quindi quando il direttore mi ha chiesto se volevo mettermi l'elmetto ho detto di sì.
Mi auguro che si possa ripetere quello che è successo ad Avellino con me, che era in D ma che era stata costruita per vincere. Iniziammo non benissimo, poi si è creato qualcosa di magico. Qui siamo più giovani come squadra, gli alti e bassi avuti sono dovuti a quello. Ma indossando la maglia del Pescara dobbiamo sempre a puntare a vincere. Ad Avellino sono partito con il 4-3-3 e poi sono passato al 4-4-2. Zeman è unico ed inimitabile, come lui non ne nascono più. Non si può imitare. I concetti saranno quelli del mister, ma se voglio fare come lui devo fare subito la valigia ed andare a casa perché farei danni alla squadra e la società. Per fare come il.mister devi avere una fase difensiva estrema, io da calciatore ero difensore ed inevitabilmente porterò qualcosa di diverso. La squadra deve essere spregiudicata in qualche momento ed in altri dovrà capire che non può esserlo. Dobbiamo stare attenti e i ragazzi devo essere responsabilizzati. Il mister conoscendolo non mi parlerà di calcio, ma di altro. E potrebbe venire a vedere la partita domani.
Da dove si riparte? I tifosi bisogna portarli dalla nostra parte con l'atteggiamento più che dal gioco. Dobbiamo essere noi, staff e giocatori, a riportare la gente allo stadio che sarà l'arma in più. Il Pescara è come la Juve in C, chiedo di aiutare i ragazzi durante i 90 minuti. E basta.
Dubbi di formazione? A centrocampo col mister abbiamo cambiato perché qualcosa non andava, ma ogni allenatore si porta sempre dubbi. Meazzi? È una via di mezzo tra esterno, mezzala e trequarti. Ma è un grande lavoratore. Sasanelli? Deve crescere ma anche a gara in corsapuòdare una mano. Cambiare modulo? Non c'è motivo ora. Non dobbiamo stravolgere nulla, cambieremo qualcosina. La Lucchese? È ben allenata, gioca un buon calcio ma alterna momenti diversi durante una stessa partita. Dovremo avere coraggio ed essere veloci.
Cosa prometto alla piazza? Che la squadra darà il 100% in ogni partita. Ma ovviamente non mi permetto di promettere la B o altra cosa. Zeman ha grande stima del Pescara, squadra che ha qualità, e non siamo secondi a nessuno. Ma ci sono alti e bassi in un campionato ad incidere".
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