Se il pubblico non risponde...
La media spettatori all’Adriatico è la seconda peggiore degli ultimi sette campionati di B
Lo zoccolo duro della tifoseria c'è sempre, per la maglia e con la maglia. Dentro o fuori, coloro che nel bene e nel male vivono il Delfino per davvero non mancano mai. Parliamo del cuore della Curva Nord ma anche di altri cuori biancazzurri. Il resto della città, però, non risponde nonostante il campionato di vertice disputato dalla squadra di Pillon.
La media spettatori all’Adriatico è la seconda peggiore degli ultimi sette campionati di B: un dato triste ed allarmante, che il match interno contro lo Spezia ha confermato (6.179 presenze).
"In media, alle gare interne dei biancazzurri hanno assistito 6.889 sportivi. Si tratta del secondo peggiore numero degli ultimi sette campionati di serie B; superiore solo a quello del campionato 2014-15, quando sulla panchina del Delfino c’era Marco Baroni e la squadra aveva disputato un pessimo girone di andata", scriveva Il Centro prima della gara contro i liguri di Marino. "La differenza è che in quel torneo, dopo 25 giornate i biancazzurri erano decimi in classifica, seppure in risalita dopo una prima parte avvilente. Al contrario, l’undici di Bepi Pillon sin dalle battute iniziali ha sempre occupato posizioni di vertice, ma l’ottimo (e per certi versi inaspettato) ruolino di marcia non ha spinto i supporters biancazzurri ad affollare lo stadio Adriatico".
Il giornale ha poi continuato la sua disamina cercando di analizzare le cause: "Lo svuotamento graduale dello stadio ha cause molteplici. Il distacco è dipeso in parte dal rendimento degli ultimi due campionati. Nel 2017-18 il calvario in A con 3 vittorie, 9 pareggi e 26 sconfitte in 38 gare. Poi la burrascosa annata scorsa, iniziata con propositi di risalita e terminata con la salvezza conquistata all’ultima giornata. Eppure, alla vigilia del torneo i tifosi avevano creduto di poter ammirare di nuovo la bellezza del calcio del boemo, che detiene il record nei tornei di B recenti con una media di 12.220 spettatori dopo 12 gare in casa (e 13.940 alla fine della stagione 2011-12 culminata con la promozione). Ebbene, con Zeman nell’estate del 2017 erano stati venduti 4.914 abbonamenti (secondo miglior dato degli ultimi 7 tornei cadetti dopo quello del 2013-14). Ma l’avventura del tecnico di Praga si è conclusa alla 29ª giornata con l’esonero e i litigi con Daniele Sebastiani. Il presidente biancazzurro non è ancora riuscito a conquistare i cuori dei tifosi. Forse anche il difficile rapporto con l’ambiente e una gestione societaria non condivisa da tutti ha portato alcuni tifosi a disertare lo stadio. Però l’ipotesi non regge fino in fondo, perché anche in passato sono stati criticati tanti presidenti, ma quando la squadra viaggiava nei primi posti lo stadio era spesso gremito". E poi: "La freddezza della città contiene anche un forte scetticismo. In pochi credono alla promozione del Pescara, evidentemente secondo la maggior parte dei sostenitori pescaresi la squadra ha già espresso tutte le proprie potenzialità e difficilmente riuscirà ad arrivare fino in fondo. Poi ci sono quelli che sono ancora afflitti dal “trauma della serie A”. Si tratta di coloro che temono un’altra figuraccia l’anno prossimo nel caso in cui avvenisse il miracolo. Sono pochi, ma ci sono..."
Con il Delfino ancora in lotta per un posto al sole e con l'ormai imminente arrivo della Pimavera e del clima buono, cambieranno le cose?
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