L’ex Visci a Ps24: “All’Inter non potevo dire no. Oddo? E’ abituato a fare capolavori…”
A CURA DI MATTEO SBORGIA - L’Inter? “L’occasione più importante della mia vita”. Queste le prime parole pronunciate da un raggiante ed emozionato Pierfrancesco Visci che dal 1° luglio è diventato il nuovo segretario sportivo della società nerazzurra. Il dirigente pescarese, però, non dimentica il suo passato in biancazzurro ed in ESCLUSIVA a Pescarasport24 dice che…..
Quando ha capito che una "semplice passione" potesse diventare un lavoro?
In realtà la consapevolezza l’ho maturata progressivamente. Come quasi tutti coloro che si approcciano a questo mondo, attraverso viarie strade, ci speravo sin dall’inizio ma non ho mai avuto la certezza di poter proseguire fin quando non ho cominciato ad avere “mercato”. E’ bello ricevere attestati di stima e suscitare interesse ogni stagione di vari club. Quest’anno ho avuto l’occasione più importante della mia vita. Mi auguro di essere all’altezza del club e del ruolo che mi è stato affidato, almeno per i prossimi due anni.
Lei ha mosso i suoi "primi passi" nella Pescara Calcio, nell'anno in cui il club compie 80 anni, ci racconta un episodio, un periodo sia positivo che negativo che ha vissuto in biancazzurro?
Beh, sicuramente quando sono andato via dal Pescara. Purtroppo non si è mai fatta vera luce sulla chiusura del mio rapporto di lavoro e quello di svariate altre persone con l’allora società di Pincione. Il dover lasciare a malincuore la squadra della tua città, nella quale hai mosso i primi passi e soprattutto quella per la quale ha sempre tifato è stato un dolore troppo grande da smaltire in fretta. La mia scelta come quella di molti altri era parte di un disegno molto più grande che avrebbe comunque dovuto isolare chi stava facendo scempio del delfino e favorire l’avvicinamento di nuovi soggetti. Purtroppo poi sappiamo tutti come è andata a finire. Mi spiace che questa mia scelta fu vista con cattiveria da parecchie persone come un voler abbandonare la barca che affondava.
Il mio ricordo più bello è certamente la vittoria del campionato dell’allora Serie C contro il Martina. Dopo quello che era accaduto l’anno prima a Catania è stata un’autentica liberazione. Vincere un campionato è sempre difficile, in qualsiasi categoria.
Se le dico Andrea Iaconi?
Andrea Iaconi è la persona alla quale, più di tutte le altre, devo la mia ascesa professionale. Potrei definirlo il mio padre sportivo, senza il quale oggi non sarei dove sono e al quale dovrò gratitudine per tutto ciò che ha fatto per me. Mi spiace che qualcuno abbia azzardato giudizi sbagliati sul suo conto. Uno degli insegnamenti più importanti che ho ricevuto da lui è stato quello di mantenere integre l’onestà e la sincerità. E senza timore di essere sementito dai fatti, avendolo vissuto da vicino, sono proprio i fondamenti su cui basa la sua carriera.
Se le dico Pietro Scibilia?
Se Iaconi è stato un padre Scibilia un nonno e Antonio Oliveri uno zio. Scherzi a parte, sono le prime persone che mi hanno dato fiducia, mi hanno saputo aspettare quando ho fatto i miei errori e per le quali conservo un affetto ed un ricordo indelebili
Lei ha ricoperto diversi ruoli nelle società di calcio in cui ha lavorato (da addetto stampa, ds, segretario generale). Ci spiega il segreto di questa sua versatilità?
Bella domanda. Non credo che ci sia un segreto. Ho soltanto cercato di vedere il calcio da tutte le prospettive possibili e questo mi ha permesso di crescere e di maturare meglio e più velocemente. Ho studiato tanto e acquisito molte competenze sia di carattere tecnico-sportivo che organizzativo. Io credo che nella vita sia importante porsi degli obiettivi e soprattutto tracciare un percorso per conseguirli. Ho fatto, e sto facendo, esattamente così.
Lo scorso anno lei ha lavorato nello Spezia, che impressione le ha fatto il Pescara nelle due partite in cui ha potuto vedere la squadra biancazzurra da vicino?
Evito di dare giudizi tecnici perché non è il mio campo. Io penso che i verdetti del rettangolo di gioco siano sempre veritieri e inappellabili. Il Pescara è andato in Serie A con pieno merito. Su questo non c’è dubbio. Nelle due sfide con lo Spezia penso che il Pescara sia stato sfortunato nella gara di andata e ha riscosso il credito con la sorte in quella di ritorno. Tutto sommato risultati in equilibrio.
Lei adesso è il Segretario Sportivo della Prima Squadra l’Inter, appunto, che, tra l'altro, ha appena acquistato Caprari dal Pescara. Che cosa pensa dell'ex enfaint prodige della Primavera giallorossa?
Come detto evito di scendere in giudizi tecnici. Se Piero Ausilio e la struttura tecnico-sportiva dell’Inter hanno fatto questa scelta significa che ritengono Caprari un giocatore importante. Del resto se Lapadula è andato al Milan non vedo perché l’Inter non possa prendere il suo “gemello”.
Inter / Milan quest'anno sarà un derby a tutto tondo: derby tra due società controllate da cinesi e, soprattutto, una partita tra due ex biancazzurri: lei nell'Inter e quel Russo che ha avuto come giocatore nel Pescara e che ora siede come secondo sulla panchina del Milan targato Montella. Quali emozioni si aspetta di provare?
Beh con Daniele siamo rimasti in contatto. Tra l’altro quando lui e Montella allenavano nelle giovanili della Roma, mio fratello Federico era il medico sportivo della loro squadra e quindi è un legame che nel tempo si è rafforzato. Tra l’altro nel Milan c’è anche l’allenatore dei portieri Alfredo Magni che è stato a Brescia negli anni in cui c’ero anch’io che è un caro amico. Sarà certamente bello incontrarli e speriamo lo sia ancor di più al termine del doppio confronto .
Per concludere, che ruolo può recitare nella massima serie il Pescara quest'anno?
Da pescarese spero importante. Da professionista non sta a me dare giudizi sul lavoro degli altri. L’impressione che ho è che, in questi primissimi giorni, la società si stia muovendo decisamente meglio rispetto all’ultima apparizione. Penso che l’obiettivo sia quello di salvarsi. Farlo in anticipo sarebbe un capolavoro. Ma Oddo, col quale siamo cresciuti e che conosco bene, è abituato a fare capolavori!
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