Prima squadra

Pescara, sarà rivoluzione. Parte il piano per la B

Ancora 180' di campionato, poi partiranno le grandi manovre

17.05.2017 01:15

"Credo che a Pescara vogliano allestire una squadra per lottare per la serie A": le premesse del mercato che verrà sono nelle parole di Zdenek Zeman del post Bologna (leggi qui). Bisognerà sedersi a tavolino il prima possibile per stabilire i punti fermi del mercato estivo e i pilastri della prossima stagione: saranno tante, tantissime le situazioni da valutare dal boemo, dal presidente Sebastiani e dai direttori Leone e Pavone.

Innanzitutto le uscite. Quasi 50 i giocatori contrattualizzati, la maggioranza di questi però dovrà cambiare aria. E non sarà facile piazzarli. Alcuni giocatori hanno mercato, sono giovani e hanno buone quotazioni: Zampano, Biraghi, Brugman, Benali, Vitturini ad esempio, potrebbero fruttare quel gruzzoletto utile per fare un investimento forte sul nuovo centravanti, fulcro del progetto del boemo. Ma solo Vitturini tra questi dovrebbe restare.  Altri (soprattutto i senatori, a partire da Stendardo e Coda) non sono proprio congeniali ai principi del tecnico di Praga e andranno sistemati sul mercato e con accordi per arrivare alla rescissione. Al momento i vari Fiorillo, Crescenzi, Fornasier, Bovo, Milicevic e Bruno hanno qualche possibilità di far parte del progetto, con i vari distinguo del caso (ad esempio Bovo, in caso di ghiotta offerta per club e giocatore proveniente dalla A, potrebbe comunque salutare). Scontata la conferma di qualche baby, da Coulibaly ai Primavera che saranno aggregati in prima squadra (Nicolas Rodriguez, Del Sole, Maloku, Delli Carri, Djallo e Pompetti)

Dalle cessioni dipenderanno anche le entrate. Due sono certe: Mancuso, che piace a Zeman (non solo per i 22 gol segnati con la Samb in Lega Pro, ma per la scuola in cui è cresciuto, il Milan, e  la capacità di giocare sia da punta centrale che da esterno e la tenacia che ricorda un po' Lapadula); e Proietti,  un regista che abbina senso tattico a quella fisicità che in B è necessaria.

Serve poi una pedina per reparto, possibilmente di spessore ed esperienza per arricchire una rosa che sarà in maggioranza dotata di elementi molto giovani. Il terzino ed ex capitano Antonio Balzano .embed-comment-icon { display:inline-block; width:20px; height:20px; background-color:transparent; background-repeat:no-repeat; background-size:20px; background-position:center; transition:background .1s ease-in; position:relative; top:5px; background-image:url("data:image/svg+xml;charset=utf8,%3Csvg%20xmlns%3D%27http%3A%2F%2Fwww.w3.org%2F2000%2Fsvg%27%20viewBox%3D%270%200%2020%2020%27%3E%3Cpath%20d%3D%27M5%202h9q.82%200%201.41.59T16%204v7q0%20.82-.59%201.41T14%2013h-2l-5%205v-5H5q-.82%200-1.41-.59T3%2011V4q0-.82.59-1.41T5%202z%27%20fill%3D%27%2382878c%27%2F%3E%3C%2Fsvg%3E") } @media screen and (min-width: 481px) { .slyvi-news-embed-wrapper img { max-width: 250px; } }

Mercato: pronto il Balzano bis?
Antonio Balzano può tornare a Pescara? La pista è concreta e suscettibile a breve di sviluppi positivi. ...
qui) e il regista greco Panagiotis Tachtsidis sono due pallini di Zeman che cerca anche una punta forte (si allontanano Iemmello, Orsolini e Favilli, difficili ma non impossibili Caputo, Catellani e Boakye, più fattibile Rosseti). Servirà anche un centrale: l'ex Romagnoli, dal Carpi, è un fedelissimo di ZZ ma difficilmente il Pescara lo riprenderà dopo averlo laciato libero a zero anni fa; Salamon è pista onerosa (leggi qui), Spanò della Reggiana il nome più caldo

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