Prima squadra

Zeman – Bologna, non è poi così scontato perché…

21.05.2014 17:36

Zeman


 

Zeman- Bologna, un matrimonio prossimo – per non dire imminente – secondo radiomercato. In realtà, però, la strada non è così in discesa come da più parti si vocifera ed il Pescara non è ritenuta dal boemo una seconda scelta o una semplice alternativa. Ma andiamo con ordine e vediamo il perché.

A Bologna dopo la retrocessione si respira aria di smobilitazione ed in atto c’è un “braccio di ferro” tra le due anime rossoblù, l’una rappresentata da Albano Guaraldi e l’altra da Massimo Zanetti. A breve vi sarà un cda che farà chiarezza, almeno parziale, sui ruoli in seno al club e su quale delle due linee potrà prevalere. Da un lato c’è Guaraldi che, avendo “i rubinetti chiusi” (espressione gergale ad indicare poca disponibilità e non eccessiva copertura finanziaria), vorrebbe varare un progetto fondato su giovani e costi contenuti, affidando la gestione tecnica a Zdenek Zeman ed al suo staff. Contatti con il boemo e l’entourage sono stati ampiamente avviati ed anche la nomina ufficiale dell’avvocato Filippo Fusco, vicino al boemo e figura professionale di spessore, al fine di verificare le condizioni tecnico-economiche di tutti gli attuali contratti in essere per affrontare la stagione sportiva 2014-15 del club emiliano lascia propendere per un accordo di massima raggiunto. Tuttavia, se a "vincere" fosse la parte facente capo a “Mister Segafredo” l’opzione bolognese perderebbe quota forse in modo irreversibile. Zanetti, infatti, propenderebbe per altra figura di tecnico e per il mantenimento di calciatori attualmente in rosa che non si sposano con il calcio propugnato da ZZ. Inoltre, a Luca Baraldi verrebbe affiancato un manager con pieni poteri come Fabrizio Lucchesi che, come l’esperienza di Pescara insegna, non si sposa con Zeman (ci fu staffetta in riva all’Adriatico e l’ex D.G. biancazzurro non nascose le perplessità).

In questo contesto si muove il Pescara che non ha mai fatto mistero, pur valutando figure alternative di tecnici emergenti, di propendere in primis per uno Zeman bis. Lo stesso boemo, oltre alle perplessità sulle vicende bolognesi (condivise da molti, come testimonia X. Jacobelli in nostra intervista) e al vincolo che sino al 30 giugno lo lega alla Roma, temporeggia per saggiare la reale consistenza del progetto biancazzurro, affascinato dal grande ritorno in una città alla quale si sente legato ed in un club dove ci sono dirigenti che stima e dai quali è stimato. Inoltre, secondo indiscrezioni raccolte da FP.TV, c’è la “variabile” Peppino Pavone da considerare: il dirigente, l’altro grande artefice di Zemanlandia a Foggia, a breve terminerà la feconda esperienza alla Sampdoria come consulente di Osti ed è stato informalmente contattato dal Pescara per saggiarne la disponibilità.  Il dirigente, abilissimo talent scout, avrebbe il mandato di riproporre in Abruzzo il tandem che Montemurro, qualora avesse rilevato il Bari, avrebbe certamente proposto in Puglia (si vociferava, non a torto, di accordo di ferro in tal senso). Con Paparesta alla guida dei Galletti, però, l’opzione è naufragata. In definitiva: allo stato attuale dei fatti Bologna resta la pista più calda, ma Pescara non è assolutamente tagliata fuori. Specialmente se a Repetto si dovesse affiancare Pavone a comporre un management di ambito prettamente sportivo di assoluta competenza.

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