Prima squadra

La caravella di Colombo e la Regata dei Gonfaloni

Il Delfino Rampante racconta...

19.10.2022 14:58

Il giallo può essere delicato, onirico [...] e sorprendente. La frase è dello scrittore Fabrizio Caramagna. Il giallo può essere sorprendente come sorprendente è stato quello che è successo ieri pomeriggio al “Partenio” di Avellino, dove il Pescara ha impattato (1-1) contro il Giugliano in una girandola di colori sventolati dal direttore di gara in perfetto stile impressionista simil Claude Monet.

Un paio di cartellini rossi, uno per parte; uno scambio di persona come nelle migliori storie gialle, appunto; una mezza dozzina di ammoniti, gialli precisamente. Qualche decisione dubbia ai danni dei biancazzurri che poteva indirizzare la partita in ben altro modo. Anzi più che dubbia, sorprendentemente gialla.

Ma non vogliamo star qui a sindacare e recriminare sulle decisioni arbitrali. L'ottimista vede opportunità in ogni pericolo. Lo diceva Sir Winston Churchill. Lo fa il Pescara che, sotto di un gol e in inferiorità numerica, riesce a pareggiare immediatamente lo svantaggio grazie ad una precisa incursione di Salvatore Aloi, prendere le redini del match e quasi, quasi portare a casa l'intera posta in palio.
Alla fine ne è venuto fuori un pari. Tanti rimpianti. Ma soprattutto la consapevolezza di aver dato tutto e aver mantenuto l'imbattibilità lontano dall'Adriatico. 

La caravella dell'ammiraglio Colombo ha resistito alle avversità del martedì pomeriggio irpino. Il martedì: il giorno, secondo la tradizione dell'antica Roma, dedicato alle contese anche di carattere sportivo. E così è stato. Il palcoscenico non era l'Anfiteatro Flavio ma i biancazzurri scesi in campo ieri sembravano dei gladiatores pronti a reagire alle avversità del match.
Reggerete finché non vi sostituiranno: si tratta di una delle frasi più celebri del cinema bellico internazionale. E' quello che hanno fatto gli undici – dieci dopo soli 13 minuti di gioco – biancazzurri scesi inizialmente in campo. Non c'era da difendere un ponte ma il Pescara, con l'uomo in meno, ha sofferto, retto e reagito fin quasi ad accaparrarsi i tre punti. Sfumati per questione di centimetri, come nel caso del tiro a botta sicura di Cuppone deviato con qualche parte del corpo da un difensore campano che,  per salvare la propria porta, si è immolato con una mossa che ha ricordato i colpi di Bruce Lee.

Prima abbiamo accennato a Sir Winston Churchill. Ebbene, ieri Colombo, dopo l'espulsione thriller, ha inquadrato i dieci in campo, rintuzzato la squadra con i cambi nel corso della seconda frazione di gioco e neutralizzato gli avversari: una sorta di “Operazione Dynamo” per condurre in porto il Delfino sano e salvo, continuare la striscia positiva e guadagnare un punticino che farà comodo, per fare legna, nel prosieguo del campionato.

Dal 1995 a Pescara si svolge la Regata dei Gonfaloni: un miglio marino da navigare d'un fiato. Forza, sacrificio, velocità e voglia di vincere. Tra tre giorni si torna in campo all'Adriatico, avversario di turno la neopromossa Audace Cerignola: questa volta, fortunatamente, di sabato pomeriggio (ore 14:30) e non di martedì. Avanti tutta, Gonfalone biancazzurro.

Il Delfino Rampante

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