Pinna: "Indimenticabile la finale playoff col Verona. Fiorillo capitano è scelta giusta"
"Mi sarebbe piaciuto chiudere la carriera in biancazzurro e poi restare in società con un qualche ruolo"
Tore Pinna non dimentica Pescara. Non può farlo. Insieme alla sua Torres, quella biancazzurra è la sua squadra del cuore. "Le persone di Pescara mi hanno sempre trattato come un figlio e mi fanno sentire ancora oggi un fratello. Mi sarebbe piaciuto chiudere la carriera in biancazzurro e poi restare in società con un qualche ruolo, ma le cose sono andate diversamente. Pescara ha bisogno di giocatori che ci mettono il cuore e rendano orgogliosi i tifosi che magari non hanno i 10 euro in tasca per poter andare allo stadio ma che fanno di tutto per andare a sostenere la squadra. E chi scende in campo e prende tanti soldi per farlo ha il dovere di dare sempre il massimo", le sue parole d'amore. "Si deve ripartire dall’entusiasmo e dall’amore della gente per la squadra. I giocatori che verranno dovranno avere dentro un fuoco sacro che dovrà spingerli a chiudere le partite senza avere più energie. La gente di Pescara merita uomini così a rappresentarli"
Persone come Vincenzo Fiorillo, il Capitan Futuro del Delfino. "Fiorillo nuovo capitano del Pescara è una scelta giustissima. E non lo dico perché siamo amici, ma perché Vincenzo è uno che suda sempre la maglia e ci mette la faccia. A Pescara sono passati tanti mercenari negli anni, lui invece è uno che tiene alla squadra ed è in grado di rappresentare quel patto necessario tra squadra e città che serve per poter fare bene. Fiorillo è uno che dà sempre tutto. So che ha nel mirino un record, diventare il portiere con più presenze nella storia del Pescara (ne ha collezionate 112, il primo in questa speciale graduatoria è Bordoni a quota 130, ndr) e gli auguro di cuore di superarlo".
A 43 anni da compiere ad agosto è ancora in campo e con la sua Torres vivrà domenica una giornata speciale: la gara di ritorno della finale nazionale playoff per la D. E diventerà con 343 presenze l'uomo con più presenze nella Torres. "Da bambino era solo un sogno, guardavo le statistiche della mia Torres e mi chiedevo come si potesse superare un numero così grande e che resiste da 50 anni. Adesso è ad un passo, ma la cosa più importante sarà la partita. Mi sto preparando alla sfida pensando spesso alla finale playoff di C in biancazzurro contro il Verona. Pareggiammo all’andata, al ritorno vincemmo 1-0 in uno stadio stracolmo che trasmetteva solo amore e passione. Sono ricordi incredibili ed indelebili, che mi porterò sempre dentro e che spero siano di buon auspicio per domenica. La Torres e la sua gente meritano palcoscenici importanti, farò di tutto per dargli questo regalo, ed auguro a Pescara solo il meglio". In bocca al lupo, Tore!
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