Prima squadra

Aresti: "Questo gruppo ha fame di emergere "

22.10.2014 14:12
Simone Aresti si è preso il Pescara. Partito come alternativa al "titolarissimo" Vincenzo Fiorillo, il portiere sardo si è guadagnato sul campo i gradi del titolare. Attento, concentrato e grintoso negli allenamenti ("Ho visto in lui la giusta ferocia negli allenamenti", disse Baroni dopo il suo debutto) ha sfruttato al meglio l'occasione concessagli. Tre partite da titolare, buone prestazioni e 6 punti conquistati dal suo Delfino nonostante abbia incassato 3 reti (media di uno a partita, la sua porta è rimasta immacolata solo all'esordio contro la Virtus Entella): la sua presenza in campo si è sentita, anche se questo Pescara deve lavorare ancora molto per raggiungere la solidità difensiva che il suo tecnico vuole. Intanto Aresti non si culla sugli allori e continua ad impegnarsi sodo. Salvatore Pinna, unico sardo prima di lui a difendere la porta biancazzurra, in tempi non sospetti a PS24 (leggi qui) lo aveva detto in modo fermo: "Con Aresti siete in mani sicure, stategli vicino e vi farà togliere soddisfazioni". Aresti ringrazia: "Ci siamo sentiti anche di recente,  mi ha dato ottimi consigli e mi ha ribadito quanto sia bella ed importante la piazza di Pescara". Ed Aresti vuole dare tante soddisfazioni al popolo biancazzurro e centrare l'obiettivo personale e di squadra. Il suo ritorno a Vicenza, dove ai playoff di Lega Pro con il Savona regalò la qualificazione ai suoi parando un rigore a Mustacchio, non è stato felice, ma è già tempo di voltare pagina. C'è il Carpi da battere, prima gara di un tris ravvicinato che dirà molto su questo Pescara. "Il momento non è tanto delicato, ci sta perdere a Vicenza dopo due vittorie,  ma non possiamo avere atteggiamento di paura. È questo l'aspetto prioritario da migliorare,  non direi però che abbiamo in generale tanti problemi da risolvere. Perché scendiamo in campo impauriti? Siamo una squadra giovane, dobbiamo crescere ", dichiara Aresti. "Con Fiorillo c'è molta amicizia, usciamo a 4 anche con le nostre ragazze,  ma anche una sana concorrenza.  L'importante non è chi tra noi giochi,  ma la squadra. Il gruppo è forte, ha fame di emergere. Il Carpi? Squadra insidiosa, ma non dobbiamo avere paura di nessuno"

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