11 metri di felicità: IL PESCARA E' SALVO !
#PerugiaPescara 4-5 d.c.r.
Una partita al cardiopalma. Il verdetto è PESCARA SALVO. La gara si decide ai rigori, con penalty decisivo calciato da Masciangelo dopo che Fiorillo ne aveva nutralizzati 2. Finisce 4-5 dopo i calci di rigore e per il Pescara è solo felicità
Nei tempi regolamentari, il Pescara passa avanti grazie a Pucciarelli (15') ma subisce la rimonta in 25 minuti con due reti fotocopia dagli sviluppi di un corner da Kouan (18') e dall'ex Melchiorri (40'). Il risultato fidentico all'andata (e comunque con un gol solo di scarto pro Perugia) manda le squadre ai supplementari, che ambedue giocano in modo gagliardo. Poi la lotteria dei rigori premia il Delfino, che resta in B e spedisce Oddo e il suo Perugia nell'inferno della C.
La gara. Sottil conferma la formazione dell'andata ma con Bettella al posto di Scognamiglio mentre Oddo a sorpresa lascia ancora fuori Iemmello e Buonaiuto per dare fiducia a Falcinelli e Melchhiorri in avanti. 3-5-2 per i padroni di casa contro il 4-3-2-1 degli ospiti al Curi per la gara senza appello. Il Pescara gioca in tenuta gialla, gli umbri con la prima muta ufficiale.
Parte bene il Pescara, con fraseggio di ottima fattura, e Galano al 2' prova il diagonale velenoso che Vicarioriesce a deviare in corner. Il Delfino cerca di impostare il match su ritmi alti, nonostante il caldo e l'umidità, e pressa alto per riconquistare subito palla e proporsi in maniera pericolosa. Ma così facendo consente al Perugia di giocare di ripartenza con i suoi interpreti offensivi, rapidi e tecnicamente abili. Al 14' ci prova Maniero da distanza siderale, Vicario c'è e respinge la bordata del numero 19. Ma un giro d'orologio dopo i biancazzurri legittimano il proprio ottimo inizio con il gol del vgantaggio: l'autore è Pucciarelli, che sbuca sul secondo palo davanti a Mazzocchi e appoggia in rete il traversone da destra di Galano. Ma il vantaggio dura poco. Al 18' il Delfino paga dazio ancora una volta ad una palla inattiva e a un posizionamento imperfetto della retroguardia e Kouan replica il gol dell'andata per il pari. La solita dormita dei biancazzurri su calcio d'angolo costa caro e si torna quindi in parità. Non ci voleva il pareggio immediato degli umbri, che ora trovano nuova linfa per gettare il cuore oltre l'ostacolo. La partita si conferma dura e spigolosa, magari non bella sul piano estetico ma non potrebbe essere diversamente data la posta in palio: stanotte una delle due cadrà nell'inferno della serie C. Al 30' termina alta sopra la traversa, e non di pochissimo, una punizione calciata da Galano. Quando il Perugia prova a spingere il Pescara in fase di contenimento sembra fare un po' di fatica, ma al momento Fiorillo, nonostante la rete incassata, è rimasto praticamente inoperoso. Merito in primis delle imprecisioni perugine in fase di rifinitura. I ritmi scendono ma non aumenta la precisione su ambedue i fronti: gli errori e la confusione sono padroni in campo, soprattutto in mediana. Al 37', Pucciarelli calcia malissimo una palla invitante messa al centro, dal fondo, da Zappa, ottimamente imbeccato da Memushaj in una delle migliori trame iffensive orchestrate dagli uomini di Sottil. Al 40' ancora un corner fatale per il Perugia con l'ex Melchiorri che spizza la sfera quel tanto che basta per spedirla alle spalle di Fiorillo. Pescara ribaltato in 25 minuti: in questo momento sarebbero supplementari. Adesso l'inerzia e il fattore psicologico è tutto per i padroni di casa, con il Pescara che sul finale di tempo sembra aver accusato mentalmente il colpo. Dopo 3 minuti di recupero e 5 ammonizioni totali (4 nel Perugia, una nel Pescara, l'arbitro Aureliano manda le due squadre negli spogliatoi.
Si riparte senza variazioni nelle due formazioni, con la possibilità dell'extratime i due tecnici voglioni ragionare bene sulle scelte. Parte nuovamente bene il Pescara, esattamente come nel primo tempo, ma al di là di tre corner in avvio non raccoglie molto. Più Pescara che non Perugia, ma il punteggio non cambia. Oddo utilizza il primo slot inserendo Buonaiuto per Nicolussi e avanzando dunque il baricentro della sua squadra. Gli umbri sono più reattivi sulle seconde palle e più smaliziati nei contrasti e gli uomini di Sottil faticano ad imbracciare la sciabola al posto di un fioretto che comunque appare spuntato. Al 59', da buona posizione, Mazzocchi spara alto sciupando una bella invenzione dell'ex Melchiorri, che si conferma una spina nel fianco della retroguardia pescarese, sorretta da un Campagnaro stoico. Al 63 primo cambio anche per Sottil: dentro Busellato, fuori Palmiero. Il Delfino ra fatica a mettere il naso oltre la trequarti, la fatica e il peso di ciò che ci si sta giocando si fa sentire nelle gambe e nella testa. Sembra stare meglio atleticamente la squadra di Oddo, ma è solo una impressione momentanea: anche il Grifo va in apnea. Si gioca sui nervi in primis. Al 68', dopo un contrasto sospetto in area perugina (protagonista Kastanos), Aureliano ammonisce per proteste Sottil. Al 70' Nzita si immola e col corpo respinge una battuta di Zappa dal cuore dell'area di rigore. Altri 2 cambi per Oddo: fuori Falcinelli e Kouan e dentro Iemmello (dopo 160 di doppia sfida, tra andata e ritorno) e Carraro (73', dopo il cooling break). Con orgoglio, il Pescara si riversa in avanti e cerca di mettere alle corde il Perugia. Al 79' Rosi alza bandiera bianca e Oddo è costretto a sostituirlo con Falzerano e a ridisegnare il suo Grifo con il 4-1-4-1 con Buonaiuto e Melchiorri che in fase di possesso fungeranno da ali, trasformando il modulo in un 4-3-3 atipico. Al minuto 89 doppio cambio per Sottil che ridisegna il tridente: fuori Maniero e Pucciarelli, dentro Bocic e Clemeza con il Pescara che ora propone un tridente tascabile senza una vera prima punta. Decretati 6 minuti di recupero, se il punteggio non dovesse cambiare saranno supplementari. E così è: la salvezza si deciderà oltre i tempi regolamentari.
La battaglia dunque prosegue. La lucidità e le gambe saranno più importanti della tecnica. Il Delfino appare ancora discretamente pimpante, benchè non troppo pericoloso, anche in avvio di primo tempo supplementare. Oddo appare voler tornare con il 5-3-2, con Nzita tra i 3 centrali e Buonaiuto sulla linea dei centrocampisti. E la mossa sembra giusta, perchè i biancorossi acquistano campo e provano a prendere in mano le operazioni. Al 99' Kastanos imbecca Bocic in modo splendido, il giovane attaccante a tu per tu con Vicario calcia a lato ma era tutto inutile: c'era fuorigioco. Un giro d'orologio dopo, Oddo sfrutta lo slot suppletivo per l'ultima sostituzione: in Konate, out Melchiorri (Buonaiuto scala avanti con il nuovo entrato a centrocampo). L'impegno non manca in nessuno dei contendenti in campo. Nel Pescara giganteggiano Masciangelo, Campagnaro, Bettella e Kastanos, ma sono tutti gli interpeti che non lesinano nemmeno una stilla di energia. Se in qualche partita in più durante la regular season si fosse visto questo piglio e questo attaccamento, probabilmente oggi il Pescara non si starebbe giocando la salvezza ma l'avrebbe già ottenuta. Ma tant'è. Al minuto 104 Iemmello sciupa un clamoroso contropiede, gettando alle ortiche una occasione di proporzioni colossali. E Fiorillo può tirare un sospiro di sollievo. Il primo tempo supplementare va in archivio con lo stesso punteggiodei tempi regolamentari: 2-1.
Sottil ha ancora delle pedine da poter utilizzare, pescando dalla panchina, e appare orientato a inserire Scognamiglio e Melegoni. Nell'avvio di secondo tempo supplementare più Pescara che non Perugia, ma il punteggio non si schioda dal 2-1. E al minuto 113' scocca l'ora anche dei due giocatori citati, che rilevano Kastanos e Campagnaro con quest'ultimo che chiude così la sua gloriosa carriera con una prestazione sontuosa. Chapeau. Ancora brividi per il Delfino dagli sviluppi da calcio d'angolo, ma stavolta Fiorillo non è costretto a raccogliere la palla in fondo al sacco come era accaduto per due volte nel primo tempo (e tantissime altre durante il campionato). A cavallo del 11'6 il Perugia ha un sussulto d'orgoglio e spinge con veemenza, ma senza esiti propizi alla sua causa. Sgarbi al minuto 118' dal limite dell'area piccola colpisce di testa ma impatta male la sfera che termina fuori. Non accade altro, minuto ulteriore di recupero incluso: si va ai rigori, come nel playout dello scorso anno tra Venezia e Salernitana (e Vicario, portiere del grifo, era tra i protagonisti anche di quella partita).
SEQUENZA RIGORI: Busellato gol (2-2), Mazzocchi gol (3-2), Galano parato (3-2), Buonaiuto parato (3-2), Melegoni gol (3-3), Iemmello parato (3-3), Memushaj gol (3-4), Carraro gol (4-4), Masciangelo gol (4-5)
IL TABELLINO:
PERUGIA-PESCARA 4-5 d.c.r. (2-1 d.t.s)
MARCATORI: 15' Pucciarelli (Pe), 18' Kouan (Pg), 40' Melchiorri (Pg)
Perugia: Vicario; Rosi (79' Falzerano), Gyomber, Sgarbi, Nizita, Mazzocchi; Kouan (73' Carraro), Dragomir; Nicolussi (54' Buonaiuto), Falcinelli (73' Iemmello), Melchiorri (100' Konate). All.Oddo
Pescara: Fiorillo; Zappa, Bettella, Campagnaro (113' Scognamiglio), Masciangelo; Memushaj, Palmiero (63' Busellato), Kastanos (113' Melegoni); Galano, Pucciarelli (89' Clemenza); Maniero (89' Bocic). All. Sottil.
Ammoniti: Gyomber, Kouan, Mazzocchi, Melchiorri, Carraro (Pg), Memushaj, Maniero, Clemenza, Scognamiglio (Pe), Sottil (All. Pe)
Arbitro: Gianluca Aureliano di Bologna. Assistenti: Pagliardini di Arezzo e Fiore di Barletta. Quarto uomo: Ghersini di Genova. Var: Sacchi di Macerata. Avar: Rapuano di Rimini
SEQUENZA RIGORI: Busellato gol (2-2), Mazzocchi gol (3-2), Galano parato (3-2), Buonaiuto parato (3-2), Melegoni gol (3-3), Iemmello parato (3-3), Memushaj gol (3-4), Carraro gol (4-4), Masciangelo gol (4-5)
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