L'ex Ganz a PS24:"Peccato non aver dimostrato il mio valore a Pescara. Su Merola e il Delfino ....."
L'intervista ESCLUSIVA
A CURA DI MATTEO SBORGIA
Classe 1993, attaccante, Simone Andrea Ganz è figlio d'arte(il padre Maurizio è stato un grande bomber di Inter e Milan tra le altre e ora fa l'allenatore). Ganz jr è cresciuto nella Primavera del Milan, poi ha giocato nel Lumezzane, Barletta, Como, Verona e Juventus. Nell'estate del 2017 viene acquistato dal Pescara con un investimento importante da parte del club di Sebastiani. Tuttavia in biancazzurro non riesce ad imporsi (appena 8 presenze e un goal), quindi il trasferimento sempre a titolo definitivo a gennaio 2018 all'Ascoli. Ora il centravanti nato a Genoa gioca da gennaio 2024 nel Pontedera con cui ha finora disputato 9 partite e realizzato una rete. Sabato i granata saranno avversari del Delfino all'Adriatico. A questo proposito, noi di Pescarasport24, abbiamo pensato di intervistare in ESCLUSIVA il trentenne attaccante dei toscani, in quanto ex del match.
Essere il figlio di Maurizio Ganz quanto è stato difficile per lei quando ha scelto di giocare a calcio, ricoprendo per giunta il suo stesso ruolo?
"A tratti è stato difficile, ma al contempo anche molto stimolante perchè ho sempre cercato di rendere orgoglioso mio papà di tutto quello che ho fatto fino a oggi nella mia carriera”
Simone Andrea Ganz ha rimpianti o rimorsi quando ripensa all'esperienza di Pescara?
“Tanti rimpianti perchè non mi è stata data la possibilità di dimostrare il mio valore, soprattutto non per colpa mia”
Secondo lei cosa non è andato per il verso giusto in riva all'Adriatico, se potesse tornare indietro, con il senno di poi, rifarebbe la stessa scelta?
“Sicuramente il fatto che Pettinari, con cui mi giovavo il posto, ha segnato con regolarità e si è guadagnato con merito il posto da titolare. Mi dispiace di non essere riuscito ad impormi, anche perchè il club aveva investito tanto su di me e dunque avrei voluto contribuire alla causa, magari riuscendo a ritagliarmi un ruolo da protagonista. Credo che le scelte nel bene e nel male facciano parte del gioco in ogni caso e quindi non rinnego nulla e se potessi tornare indietro non cambierei niente. Probabilmente con il senno di poi ho sbagliato ad andare via subito a gennaio quando mi sono trasferito all'Ascoli in fretta e furia. Se fossi rimasto in Abruzzo, verosimilmente avrei potuto dimostrare le mie qualità nella seconda parte di quella stagione e negli anni seguenti”
Che cosa pensa del Pescara attuale e se potesse quale giocatore ruberebbe ai biancazzurri?
“Quello che sta facendo Merola credo sia sotto gli occhi di tutti, sia per quanto riguarda le prestazioni che i goal. Il Pescara è una squadra molto forte che ha dei giocatori importanti. Credo che l'impronta di Zeman, nonostante si sia dimesso per motivi di salute, ci sia ancora soprattutto in fase offensiva. Penso che il Delfino sia costruito per vincere. Poi ritengo che ci sia molto equilibrio, in zona playoff siamo tutte lì. C'è molto equilibrio nel nostro girone. Anche se adesso c'è contestazione a mio parere il pubblico di Pescara sa essere un fattore determinante, in grado di spingere i biancazzurri nei momenti di difficoltà. Per questo è sempre difficile giocare all'Adriatico"
Il Pontedera che tipo di squadra è e qual è il vostro obiettivo?
“Quello che stiamo facendo credo sia sotto gli occhi di tutti. Siamo una squadra giovane ma di valore. Vogliamo continuare a divertirci e a fare bene. Vogliamo consolidarci in zona playoff”
Sabato c'è Pescara - Pontedera, che tipo di partita si aspetta e quale sarà a suo avviso la chiave di volta del match?
“Prevedo una partita difficile, combattuta e aperta a ogni risultato. Entrambe le squadre giocheranno a viso aperto. Credo che possano essere decisive le giocate dei singoli e i calci piazzati. Io non so se ci sarò, sto cercando di recuperare da un piccolo problemino e al momento la mia presenza è in dubbio"
SI RINGRAZIA L'UFFICIO STAMPA DELL'UNIONE SPORTIVA CITTA' DI PONTEDERA PER LA DISPONIBILITA' MOSTRATA E DIMOSTRATA
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