Siamo sicuri che il Girone B sia tanto più facile del C? L'analisi

Premessa doverosa: una piazza come Pescara ha il dovere di partire in serie C, dopo 10 anni dall'ultima apparizione nella terza serie nazionale, con l'imperativo categorico di provare a fare un campionato di vertice e di provare a fare immediato ritorno in B, come è accaduto al Perugia lo scorso anno. Il Grifo, con un solo anno di “Purgatorio”, è riuscito a ritornare in cadetteria. La ricetta era chiara: idee ben precise, piano d'azione ben eseguito e rosa importante affidata ad un allenatore altrettanto importante. In casa Pescara al momento c'è poco di paragonabile al Perugia 2020-21: tecnico e d.s. scelti e poi operativi non troppo presto, mercato che è andato a rilento (pur seguendo in entrata i desiderata del tecnico per quanto possibile) e frenato da uscite pesanti non tutte compiute, precampionato poco allenante (2 sole amichevoli, una col Napoli e una con lo Spoltore) e rosa non del tutto omogenea.

Eppure il Pescara, secondo quanto riferito dai tanti addetti ai lavori che nel corso dei giorni sono stati interpellati dai vari media, ha le carte in regola per issarsi nei quartieri alti della graduatoria e fare un campionato d'avanguardia, che a maggio potrebbe schiudere le porte della B alla truppa. Detto che a nostro parere la rosa è ancora incompleta e che andrebbe ancora puntellata (c'è ancora tempo per il gong del mercato), dissentiamo almeno parzialmente da coloro che reputano il Girone B, quello di appartenenza del Delfino, assai più facile del B, quello meridionale per intenderci. E' vero che a livello logistico le trasferte sarebbero state assai complicate in campi molto caldi e che sono presenti tante squadre di storia e blasone comunque molto temibili, ma è anche vero che probabilmente il livello tecnico del raggruppamento centrale è un po' più alto. Nel Girone B, infatti, ci sono le 3 retrocesse ed alcune delle squadre che in tutta la Lega Pro si sono mosse più pesantemente sul mercato, con chiaro intento di allestire corazzate: se nel primo caso ci riferiamo ovviamente a Entella, Reggiana e allo stesso Pescara, nel secondo ci riferiamo esplicitamente a Modena e Siena che almeno sulla carta hanno operato tanto e bene. Poi c'è il Cesena, sempre ostico, e altre squadre di categoria assai rognose. Non mancherà di certo la consueta sorpresa che si inserirà ai piani alti e che oggi è difficilmente pronosticabile. 

Sarà un campionato duro e avvincente, sperando il solo in terza serie perchè non tutte le società hanno la struttura economica di sopportare più campionati di C come il Bari, partendo ad ogni stagione per risalire…..