Sebastiani su cessione societaria (fornisce timing), mercato e Iannascoli
"Sto lavorando tanto con imprenditori seri esteri. Il mio ciclo è finito"
Il presidente Daniele Sebastiani è tornato a parlare e lo ha fatto ai microfoni di Rete 8 Sport durante la trasmissione “A cena con”. Tanti gli argomenti toccati dal presidente, a partire dal mercato.
«Marilungo e Frascatore potrebbero uscire presto, stiamo parlando con il Teramo e vedremo nei prossimi giorni. De Risio lo seguivamo da tempo e siamo contenti che possa ritrovare Auteri. Altre operazioni? Come abbiamo detto più volte la nostra priorità era un centrocampista. Ora cediamo e poi valuteremo nuovi ingressi. Con il Catania non abbiamo nessuna operazione in programma mentre ci auguriamo di poter trovare una sistemazione a Galano. Al momento però non abbiamo offerte da nessuno. E sono convinto che prima della fine del mercato troveremo una soluzione anche con Valdifiori che è un ragazzo intelligente. Nzita? È vero che piace al Latina ma lui non va in C. Ma c’è qualcosa all’estero. Rizzo? Se arrivano offerte può partire altrimenti resta e non sarà un problema. Blanuta e Delle Monache presto saliranno in prima squadra perché ci crediamo fortemente».
Sul bilancio parziale del campionato: «Penso che un 6,5 ce lo meritiamo perché comunque abbiamo fatto delle cose buone e la partita di Ancona mi ha riconciliato con il calcio. Vedere giocatori lottare fino al 95’ e correre su ogni pallone mi ha fatto davvero felice. Questo è il Pescara che mi piace e che per una parte della stagione non avevamo visto. Perché? Dopo una buona partenza Auteri è stato messo sotto pressione. Difesa a 4, centrocampo a 3 e tante altre cose. E forse il mister si è fatto troppo condizionare e invece doveva andare subito dritto per la sua strada. Ma ora abbiamo rimesso le cose a posto e sono fiducioso per il futuro».
Matteassi verrà confermato? «Se resto io presidente sì, al 100%. Sono molto contento del suo operato. Però non so se ci sarò ancora».
Sulla possibile cessione societaria: «Riparliamone tra tre settimane. Sto lavorando tanto con imprenditori seri esteri. Il mio ciclo è finito ma di certo non metterò in mano il Pescara a persone poco fidate». La piazza però chiede insistentemente un suo passo indietro. «L’ho già detto pubblicamente. Se non dovessi riuscirci io, ci pensassero loro a portarmi qualcuno e se ne assumano le responsabilità. Io non farò mai fallire il Pescara. Purtroppo sento parlare tante persone che forse dovrebbero stare zitte: da chi è fallito tante volte a chi vive di imbrogli ma quando scriverò non un libro ma un’enciclopedia in tanti scapperanno».
Rimpianti: «Intanto il primo anno ci siamo salvati a Perugia sul campo e se eravamo lì è perché altri avevano sbagliato non rispettando le regole. Poi è vero che abbiamo commesso tanti errori. Il più grande è stato quello di snaturarci lasciando i giovani e prendendo giocatori di nome. Pescara non poteva permetterselo».
Sulle parole di Danilo Iannascoli: «Si sarà ricreduto. È un controsenso uno che ha fatto l’amministratore con deleghe e che a Bologna dopo la finale play off confermò Oddo in sala stampa, poi però dice di essere andato via perché non considerato per le decisioni societarie. Ma alla luce dei fatti mi fa piacere che si è ricreduto. Come me ha fatto sacrifici per il Pescara».
Ma il presidente crede nella B attraverso i play off? «Sì, sarà difficile ma ci credo e tanto».
Intanto tamponi negativi per la truppa che può riprendere in sicurezza gli allenamenti.
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