LA GRANDE BRUTTEZZA
Capita di essere sfortunati, qualche volta. Tipo in quei fine settimana dove cerchi "ristoro" (per gli occhi, per la mente, per il cuore) in qualche partita di pallone e invece ne trovi un paio che ti fanno quasi passare la voglia. Una da spettatore speranzoso, una da telecronista, una peggio dell'altra: Pescara-Avellino e Parma-Cagliari.
Quella dell'Adriatico è una finestra in mezzo a tutte le altre, nel pomeriggio di B che passo come tutti i sabato a Sky. Tutte le partite insieme, un sacco di monitor accesi, gli occhi che guizzano da una parte all'altra ma li dove c'è il Pescara indugiano sempre qualche attimo in più. Per capire meglio. E sabato si è capito subito che sarebbe finita esattamente com'era cominciata: un buco senza ciambella intorno. Avellino poca roba e molti falli, Pescara poca roba e basta. Una di quelle partite che puoi star li pure fino a sera e non ne cavi niente.
"Vabbè, domani vado a Parma, c'è il Cagliari, qualcosa di sicuro succede". Il pre partita, sul campo del Tardini, è da sorrisi e bacioni. Con Balzano, con Capuano, con Cangelosi. Poi con Zeman, oddio, non esattamente sorrisi e neanche bacioni (ve lo immaginate?) ma una bella stretta di mano, due o tre battute delle sue e ci facciamo addirittura la foto, lui viene con gli occhi chiusi e io non capisco che quello è un messaggio: "oggi vi faccio addormentare". No! Non può essere. È un po' arrugginita ma questa è sempre Zemanlandia: miglior attacco esterno della serie A e seconda peggior difesa del campionato. "Si, si, qualcosa succede".
Parma-Cagliari è talmente brutta che già alla fine del primo tempo Claudio Onofri mi da di gomito e mi dice che non ne usciamo vivi. Nessuno tira in porta, errori che neanche in Eccellenza e quando vedi Cassano, pure Cassano, sbagliare tre passaggi consecutivi con il compagno a tre metri allora ti arrendi. Zero gol nelle ultime tre partite per il Cagliari: Zemanlandia dove sei? Ripensi a Pescara-Avellino e quasi te la ricordi bella. Poi ci ripensi meglio e ti accorgi nella TOP TEN delle partite più brutte del 2014 ci stanno tutte e due, con pieno merito. Anche di più.
Il tifoso e il telecronista, il Pescara e il Cagliari, Baroni e Zeman, un'unica prospettiva: la grande bruttezza.
DANIELE BARONE, Sky Sport
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