Prima squadra

Tutto su PADOVA - PESCARA

16.05.2014 08:41

PePD


Settimana caldissima nel capoluogo Veneto: dopo l’ennesima sconfitta in trasferta con la Ternana manca solo la matematica a condannare i biancoscudati alla retrocessione in Lega Pro. Gli otto punti dalla coppia Novara – Varese (al quart’ultimo e quint’ultimo posto) a tre giornate dal termine non danno adito certo a troppe speranze. A questo si aggiunge la protesta dei mille tifosi riunitisi mercoledì nel vecchio stadio Appiani e il corteo di protesta organizzato dai medesimi sabato mattina alle 11.00 per una marcia pacifica verso il comune in pieno periodo elettorale per salvaguardare il patrimonio calcistico padovano (come spiegato in una news precedente su fp.tv). A complicare ulteriormente le cose l’annuncio degli stessi supporter che, in caso sabato non giocasse la Primavera, daranno vita sugli spalti dell’Euganeo una pesantissima contestazione per tutti i novanta minuti.

La richiesta di far giocare la Primavera è stata respinta in toto dal presidente Penocchio. L’ad Valentini precisa: ‘ Non se ne parla, saremmo oltretutto penalizzati perché abbiamo l'obbligo di giocare sempre con la miglior squadra possibile’. A questo punto mister Serena opterà per il suo consueto 4-4-2 con esterni alti di spinta come Pasquato e Improta a sostegno dell’esperta coppia d’attacco Vantaggiato – Rocchi. Il gioco padovano, dopo l’arrivo di Serena per l’esonerato Bortolo Mutti, si sviluppa molto sulle fasce (in particolare la destra) con i centrali di centrocampo che fanno il lavoro sporco  smistando un gran numero di palloni. Giro palla, catenaccio e ripartenze degli esterni per cercare l’imbeccata con il duo d’attacco d’esperienza capeggiato dall’ex biancazzurro Vantaggiato.

Padova – Pescara, tutte le statistiche. Il veneti sono ventesimi a 35 punti ottenuti con 8 vittorie (7 in casa), undici pareggi (4 davanti al pubblico amico) e 20 sconfitte (8 in casa). Sono 41 le reti realizzate dai biancoscudati e 59 quelle subite (19 fatte e 23 incassate all’Euganeo). Il Padova colpisce all’ultimo: il 48% delle reti siglate dagli uomini di Serena, venti su  quarantuno, sono nella mezzora finale di partita. Il bomber dei veneti è l’esterno d’attacco Cristian Pasquato con 7 realizzazioni in campionato. In 39 partite il Padova ha di media 24’ 12” di possesso palla, i biancazzurri 25’21”. Sono 528,1 i palloni giocati dai veneti ad incontro con il 59,2% di passaggi riusciti (582,6 palle giocate con il 63,7% il Delfino). Il Padova ha il 43%  di pericolosità con 9’02” di supremazia territoriale e 12,8 tiri a partita di cui 4,5 nello specchio. I dannunziani hanno, invece,  il 49% di pericolosità con 9’51” di supremazia territoriale e 12,2 conclusioni di cui 4,8 in porta. L’indice di pericolosità misura la capacità offensiva di una squadra ed è composto da quattro principali variabili valutate in maniera oggettiva in funzione del contributo marginale apportato alla probabilità di vittoria e sono: la capacità di mantenere il possesso palla, la capacità di verticalizzare, la capacità di arrivare al tiro e la capacità di creare occasioni da rete. 

Padova – Pescara, i precedenti in campionato. Sono 25 i precedenti in campionato tra le due compagini, tutti in Serie B. Il bilancio in campionato è a favore dei biancoscudati con 12 vittorie (2 a Pescara), 5 pareggi (4 in Abruzzo) e 8 vittorie biancazzurre (6 in casa) con 31 gol realizzati dai dannunziani (21 davanti al proprio pubblico) e 28 quelli fatti dai veneti (16 tra le mura amiche). La prima partita risale al lontano 25 gennaio 1941, in Veneto si imposero i padroni di casa per 1-0. Stesso risultato a favore degli adriatici nel match di ritorno del 21 giugno giocato a Rampigna. La stagione successiva il copione fu pressoché lo stesso: vittoria per 3-0 dei biancoscudati in casa, stesso risultato al ritorno il 31 gennaio 1943 per il Delfino in Abruzzo. Le due compagini, causa cammini e posizioni geografiche molto diverse, tornarono ad affrontarsi quarant’anni dopo il 27 novembre del 1983: all’Adriatico il Pescara vinse di misura grazie ad una rete al minuto 55 di Tovaglieri. Passano gli anni ma la storia è sempre la stessa: il Padova emula lo stesso score nel match di ritorno con il gol partita di Massi al 37’ del primo tempo. Nella stagione successiva le due squadre si divisero la posta in palio: reti bianche nella partita di andata all’Appiani, 1-1 nel ritorno all’Adriatico. A fine stagione i veneti furono retrocessi in C1 per illecito sportivo. Un lustro dopo, il 10 settembre 1989, il Pescara di Castagner pareggiò davanti al pubblico amico 0-0 contro i biancoscudati di Enzo Ferrari. Al ritorno cambio di allenatore per ambo le parti: Eddi Reja per il Delfino e Mario Colautti per il Padova. Il risultato però sempre lo stesso: all’Appiani le due compagini si dividono la posta in palio pareggiando 1-1. La stagione successiva, dopo l’esonero di Carletto Mazzone e il ritorno in panca di Giovanni Galeone, il Pescara del profeta dell’Adriatico perse all’andata di misura per 1-0 e pareggiò 2-2 tra le mura amiche. Nella stagione 1992/93 i biancazzurri non riuscirono a sfatare il tabù del Silvio Appiani pareggiando davanti al proprio pubblico per 2-2: a fine stagione però Galeone riuscì a riportare ancora una volta il Delfino nella massima serie centrando la seconda piazza in campionato. Dopo l’immediata retrocessione, nel campionato cadetto 1993/94 doppia sconfitta in trasferta dei dannunziani 2-0 e 3-1 all’Adriatico. A fine stagione, dopo il valzer in panchina dal duo Corelli – Zucchini passando per Franco Scoglio e concludendo Giorgio Rumignani, il Pescara ottenne la salvezza con 35 punti grazie alla classifica avulsa essendo a pari punti con Acireale e Pisa (retrocesso). Due anni dopo, il neo retrocesso Padova perse l’imbattibilità in casa perdendo 1-3 ma espugnando nel match di ritorno l’Adriatico vincendo 1-2. Nella stagione successiva poker biancazzurro all’Adriatico e vittoria di misura dei veneti in casa. Nella stagione 2010/11 per il neo promosso Pescara di Eusebio Di Francesco doppia sconfitta per 3-1 all’Euganeo e per 2-0 all’Adriatico. Nell’anno di Zeman i biancazzurri pareggiarono 1-1 tra le mura amiche e colsero una grandissima e storica vittoria per 0-6 all’Euganeo incantando tutti con una prestazione difficilmente ripetibile e un Perin, tra le fila dei padovani, autore di grandissimi interventi e migliore dei suoi nonostante il pesante passivo. In questa stagione nel match di andata vittoria di misura del Pescara gol vittoria a dieci dal termine dell’ex Aniello Cutolo.

1941-42

Padova – Pescara 1-0
Pescara – Padova 1-0

1942-43

Padova – Pescara 3-0
Pescara – Padova 3-0

1983-84

Pescara – Padova 1-0
Padova – Pescara 1-0

1984-85

Padova – Pescara 0-0

Pescara – Padova 1-1

1989-90

Pescara – Padova 0-0
Padova – Pescara 1-1

1990-91

Padova – Pescara 1-0
Pescara – Padova 2-2

1991-92

Padova – Pescara 2-0
Pescara – Padova 1-1

1993-94

Padova – Pescara 2-0
Pescara – Padova 3-1

1996-97

Padova – Pescara 1-3
Pescara – Padova 1-2

1997-98

Pescara – Padova 4-0
Padova – Pescara 1-0

2010-11

Padova – Pescara 3-1
Pescara – Padova 0-2

2011-12

Pescara – Padova 1-1
Padova – Pescara 0-6

2013-14

Pescara – Pad ova 1-0

 I precedenti

Vittorie Pescara

Pareggi

Vittorie Padova

8 (6 in casa)

5 (4 a Pescara)

12 (2 in Abruzzo)

Gol realizzati Pescara

Gol realizzati Padova

31 (21 in casa)

28 (12 in casa)

       

 

 

 

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