Nesta: “Quando vai a Pescara non puoi sottovalutare mai nulla"
La vigilia del tecnico frusinate
“Quando vai a Pescara non puoi sottovalutare mai. E’ impossibile quando ti trovi di fronte gente come ad esempio Galano e altri. La serie B è talmente livellata che non puoi sottovalutare nessuno. Puoi sbagliare partita perché l’avversario ti sorprende ma farlo perché hai sottovalutato l’avversario è impossibile”. Così da Frosinone l tecnico Alessandro Nesta alla vigilia dell’ultimo allenamento prima della partenza per Pescara.
Tra Massimo Oddo ed Alessandro Nesta – in Pescara-Frosinone – sarà una sfida “Mondiale”: i due fecero parte della spedizione azzurra a Germania 2006, CT Lippi, che si laureò per la quarta volta campione del Mondo. Nella kermesse tedesca Oddo sommò 1 presenza, Nesta 3. “E’ sempre un piacere incontrarlo, un ottimo allenatore. Massimo è stato compagno di squadra, un gran bravo ragazzo e debbo dire che noi ci seguiamo sempre. E poi sono curioso di conoscere anche che tipo di calcio propongono quelle persone, poi diventati allenatori, con le quali c’è un rapporto duraturo nel tempo”, le parole di Nesta.
Terza partita in otto giorni. Sarà più importante la condizione fisica o la capacità di essere concreti sotto porta per portare a casa un altro successo in trasferta a Pescara?
“Entrambe, questa è la prima volta nella stagione in corso che giochiamo tre partite in 8 giorni. I giocatori non sono ancora abituati al ritmo di impegni così ravvicinati ma qualcuno dovrà pure giocarle. Quanto al discorso relativo agli attaccanti, sono abbastanza tranquillo. Tutte le squadre non hanno omogeneità per una serie di motivi: chi sta meglio, chi peggio, chi proviene da un infortunio, chi è arrivato dopo. All’inizio è un problema di tante squadre, sappiamo bene chi deve lavorare di più e chi meno”.
Alcune delle squadre favorite (Monza, Spal, Brescia e Lecce) stanno faticando. Nei primi 5 posti ci sono 4 delle formazioni che hanno disputato i playoff la stagione scorsa. Che idea si è fatto del campionato dopo questi primi 4 turni?
“Come tutti gli anni, prima che le squadre riescano ad esprimere tutto il loro potenziale trascorre un po’ di tempo. E’ fisiologico. Dobbiamo aspettare qualche settimana ancora prima di vedere la forza di ogni squadra”.
Come ha trovato la squadra dopo il pari con l’Entella?
“Delusa, un po’ arrabbiata nel modo giusto. Tutti hanno avvertito il rammarico di non aver portato a casa la vittoria. Una squadra consapevole che sta accrescendo allo stesso tempo la qualità di gioco, la padronanza del campo, ha imparato a non far uscire l’avversario dalla propria metà campo. Passi in avanti sono stati fatti e sappiamo che dobbiamo compierne altri”.
In queste partite ha alternato sempre le coppie di attacco, qual è quella che le dà più garanzie al momento per provare a scardinare la difesa del Pescara?
“Non ce ne è una in particolare. Tutti gli attaccanti devono capire l’importanza che assumono quando vengono chiamati in campo. Pochi allenatori possono permettersi di avvicendare due punte al 60’ con altre due dello stesso livello. Abbiamo cinque cambi, quindi c’è la possibilità di modificare e far entrare chi rimane fuori dall’inizio. E dal 70’ in poi ci troviamo a giocare un’altra partita, farlo con due punte fresche è un grande vantaggio. Bisogna solo capire il meccanismo”.
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