Dove eravamo rimasti? Si ripartirà da qui..
Una montagna da scalare per il Delfino...
La Serie B ripartirà dalla squadra che ha imposto lo stop temporaneo, il Pescara. Martedì alle 14 i biancazzurri sfideranno l'Entella nella prima delle ultime 5 gare di regular season in casa Delfino (le altre contendenti ai playout, invece, ne hanno ancora 4 da disputare, avendo già giocato il turno del 17 aprile che proponeva da calendario la sfida tra abruzzesi e liguri, penultimi e ultimi della graduatoria). Il Pescara ha necessità assoluta di vincere (con l'Entella come nelle successive sfide con Cosenza e Reggiana) per non rassegnarsi in anticipo all'epilogo tristissimo che sembra già chiaramente stagliarsi all'orizzonte… Il pari non serve. I pareggi del torneo 2020/21 restano di gran lunga in aumento sulla stessa giornata del 2019/20, 120 oggi contro i 93 di dodici mesi fa, ma al di là del dato statistico è del tutto evidente che il Delfino deve inanellare un filotto di vittorie, sperando al tempo stesso che le altre (l'Ascoli in particolare, ma non solo) cadano più di una volta.
La situazione in coda è abbastanza delineata: a Vicenza (41 punto) Frosinone (40, la grande delusa) e Pordenone (40, ma ha un match in meno) la salvezza è dietro l'angolo, mentre a battagliare per i due posti playout sono 4 squadre (Ascoli 37 punti, Cosenza 32, Reggiana 31 e Pescara 28) perchè la Virtus Entella, che ha da poco cambiato tecnico con Volpe che debutterà proprio all'Adriatico, è già praticamente spacciata. Al momento è a rischio anche la disputa stessa dei playout, che non verrebbero giocati in caso di distacco tra quint'ultima e quart'ultima superiore ai 4 punti. Ma il gap, nelle ultime 4 giornate di fuoco, potrebbe (secondo taluni: dovrebbe) assottigliarsi scongiurando il rischio di 4 retrocessioni dirette senza appendice del doppio spareggio senza appello. Al momento solo l'aritmetica tiene viva la speranza in casa Pescara, ma la presenza di 3 scontri diretti e di due gare finali con squadre che potrebbero non avere necessità assoluta di fare punti tiene viva la fiammella. La domanda, però, è sempre la stessa: può una squadra, oltretutto reduce da focolaio Covid e con tanti elementi non al meglio, fare un filotto di vittorie se in tutto il campionato ha finora vinto solo 6 partite su 33? La risposta appare abbastanza ovvia, ma il calcio è pieno di sorprese e lottare fino all'ultimo secondo disponibile dell'ultima partita è il minimo sindacale che si chiede ai biancazzurri.
E le altre come stanno? Detto dell'Entella, già spacciata ma che di certo non regalerà nulla soprattutto dopo il cambio di allenatore, il Cosenza e la Reggiana appaiono in forte calo. Il rendimento e i risultati testimoniano la oggettiva involuzione, che stava per produrre, durante questo periodo di stop, un ribaltone in Calabria. Novellino, che aveva battuto la concorrenza di Drago e Calori, sembrava vicinissimo a prendere il posto di Occhiuzzi, ma alla fine il tutto si è risolto con un nulla di fatto. Il Pescara nelle ultime gare ha dato segnali di ripresa, come risultati (1 vittoria e 2 pari nelle ultime 3 gare disputate prima dello stop) e come gioco, ma è ancora troppo poco. Tanto più che in coda continua l’ascesa dell’Ascoli. I marchigiani, reduci da 3 vittorie da urlo in gare sulla carta difficili, nelle 15 giornate del girone di ritorno hanno ottenuto 23 punti e sono, decisamente, la formazione nettamente più in forma fra quelle in lotta per la permanenza in B. Sottil sta preparando un capolavoro e una rivincita su quel Pescara che, tramite il suo presidente Sebastiani, lo ha congedato senza troppi fronzoli e senza alcun ringraziamento…
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