Il Pescara per la continuità (ed un pezzettino di storia...), il Crotone per rilanciarsi
Le premesse del turno infrasettimanale all'Adriatico
Il Pescara per la continuità di rendimento, fondamentale in B per cullare sogni di gloria, il Crotone per rilanciarsi dopo un avvio di torneo che ha tradito le attese: le premesse del quinto turno nella serie cadetta con riferimento al match dell'Adriatico - Cornacchia partono da qui.
Il coriaceo Pescara targato Pillon vuole confermarsi tra le mura amiche: al momento due vittorie in altrettante gare davanti al pubblico amico che, unite ai due pareggi esterni, fanno 8 punti in graduatoria. Il terzo posto in graduatoria è per i più una sorpresa, ma ora servono conferme per un Delfino imbattuto che vuole continuare nella sua striscia positiva e magari aggiornare un interessante dato statistico. Con una vittoria, infatti, il nuovo Pescara eguaglierebbe quello di Delio Rossi del 1991-92 e quello di Gianni Galeone del 1999-2000 con 11 punti in 5 gare e stabilendo la miglior partenza del club biancazzurro nell'ultimo ventennio (per la precisione, il reìiferimento è degli ultimi 19 campionati di B disputati, come sottolineato ieri da Il centro in edicola). Gli eventuali 3 punti di stasera consentirebbero anche di superare l'armata Zeman del 2011-12 (9 punti in 5 gare), mentre il Pescara di Oddo targato 2015-16 è già stato superato (6 punti in 5 partite). Meglio di tutti hanno fatto il Pescara di Galeone del 1991-92, quella della seconda promozione del "Profeta", con 4 vittorie ed un pari in 5 match, e quello di Angelillo del 1978-79 (5 vittorie ed un pari nelle prime 6 giornate, restando imbattuto poi fino al turno numero 13).
Dati statistici a parte, la gara di stasera, contro un avversario attrezzatissimo ma partito al rallentatore, può relamente dire quale sia lo spessore della truppa di Pillon. Perchè? Perchè il Crotone degli ex Stroppa e Benali ha qualità da vendere e "sete" di vendetta dopo un ko col Verona che ha offusciato le vittorie con Foggia e Livorno, entrambe colte dopo la sconfitta a Cittadella del debutto. I pitagorici probabilmente scenderanno in campo con il chiaro intento di provare a condurre le operazioni, spartito tattico che consentirebbe al Pescara di giocare raccolto e di lanciarsi in ripartenze letali, ovvero il più congegnale degli spartiti tattici purchè gli esterni d'attacco abbiano la lucidità per produrre gli strappi offensivi adeguati dopo aver acrrociato in fase di non possesso per non lasciare in inferiorità numerica la line amediana. La chiave del match può essere proprio questa.
Sul fronte formazioni, è lecito attendersi più di un cambio in entrambe le squadre. Stroppa deve rinunciare nel suo presumibile 3-5-2 all'ex Martella, Pillon dovrebbe rispolverare dal 1' Campagnaro, Machin ed Antonucci.
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