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Qui Salerno: i dubbi di Torrente

21.09.2015 12:41

La Salernitana, dopo la grande vittoria al debutto nel derby con l’Avellino per 3-1, ha rallentato gradualmente la sua corsa pareggiando in trasferta con il Brescia e perdendo nell’ultimo turno nel proprio fortino per 0-2 contro lo Spezia. I granata, in questo inizio di stagione, hanno in media 22’ 40” di possesso palla, i biancazzurri appena dieci secondi in meno. Sono 467 i palloni giocati dalla Salernitana ad incontro con il 54,4% di passaggi riusciti (il Delfino con 519,5 palle giocate con il 63,1 % i passaggi completati). Gli uomini di mister Torrente hanno il 56%  di pericolosità ottenuti con 8’ 02” di supremazia territoriale e 13,5 tiri a partita di cui 6 nello specchio. I dannunziani hanno, invece,  il 37,3% di pericolosità con 7’20” di supremazia territoriale e 10 conclusioni di cui 2,5 in porta. L’indice di pericolosità misura la capacità offensiva di una squadra ed è composto da quattro principali variabili valutate in maniera oggettiva in funzione del contributo marginale apportato alla probabilità di vittoria e sono: la capacità di mantenere il possesso palla, la capacità di verticalizzare, la capacità di arrivare al tiro e la capacità di creare occasioni da rete. Nel 4-3-3 campano mister Torrente impiega un regista a supporto e due mezz’ali a centrocampo. Nonostante l’ampiezza della rosa granata, è proprio la linea mediana il reparto più fragile sia per numero effettivo di interpreti puri che per infortunati. A ciò si aggiunge l’età media avanzata che mal si sposa, alla lunga, con le verticalizzazioni e la rapidità del gioco salernitano. A confermare questo è stata la lucidità venuta meno con lo Spezia sia in fase offensiva che difensiva soprattutto sulla fascia di destra con Colombo e Sciaudone ancora non troppo affiatati. Lucidità influenzata anche dalla pesante preparazione effettuata da Torrente in confronto a quella spezzina più leggera. Lanzaro e Gabionetta hanno avuto qualche problema fisico con Troianello, Donnarumma e Coda, a causa dei pesanti carichi del ritiro estivo, ancora lontani dalla forma migliore. Non è dunque da escludere un passaggio al 4-2-3-1,provato e riprovato nel corso della rifinitura, alla quale hanno presenziato anche Fabiani e l’ormai inseparabile Alberto Bianchi. In tal caso Moro potrebbe affiancare Pestrin al centro della mediana, con Sciaudone leggermente più avanzato a supporto dell’unica punta Coda. Si sono allenati a parte Donnarumma e Gabionetta; il primo dovrebbe farcela mentre il fantasista verdeoro potrebbe essere tenuto a riposo in quanto ancora dolorante al tallone. Pronto a sostituire Gabionetta c’è Gennaro Troianiello Ad ogni modo gli uomini del presidente Lotito verranno all’Adriatico per far punti con alcuni ex che vorranno fare uno sgambetto ai vecchi compagni di squadra: Alfredo Donnarumma, Andrea Bovo, Andrea Rossi e Raffaele Schiavi. Domani sera, in sostanza, arriverà all’Adriatico una compagine ben decisa a dimostrare in primis a se stessa che quello con lo Spezia è stato solo uno scivolone e soprattutto spegnere l’incertezza che questo inizio di campionato non è stato solo un fuoco di paglia.

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