Futsal Pescara, Palusci rilancia le ambizioni: “Vogliamo rialzarci”
Natale agrodolce in casa biancazzurra
Il ko di Napoli, il quarto delle ultime cinque giornate (Padova, Pesaro, Catania in precedenza, in mezzo la vittoria sul Ciampino Aniene), ha guastato il Natale del Futsal Pescara 1997, scivolato in classifica dalle prime posizioni all’ottavo posto attuale, mantenuto solo grazie al vantaggio nello scontro diretto con il Real San Giuseppe.
Momento delicato che il coach Saverio Palusci ha voluto affrontare in festività che saranno di lavoro per i biancazzurri, impegnati il 28 dicembre al Palarigopiano contro la Came Dosson. “I risultati parlano chiaro e sicuramente sono figli di prestazioni non ottimali – ha detto Palusci – . Sappiamo bene che per andarci a prendere qualcosa dobbiamo alzare l'asticella ad un livello più alto”.
Out Mammarella, Villalva, Dudu. Più alcune squalifiche e acciacchi che hanno ridotto le rotazioni e le certezze dei biancazzurri nell’ultimo mese. E’ questa la chiave del periodo negativo? “Parlare degli assenti significherebbe cercare alibi e in questo momento è l'ultima cosa di cui non abbiamo bisogno. Le cause delle ultime sconfitte le dobbiamo cercare in campo e non in tribuna”, taglia corto Palusci.
L’allenatore non si scompone di fronte ai rischi di non centrare l’accesso alle Final Eight e prepara già la battaglia contro la Came, prima di chiudere l’andata a Manfredonia. L’unica certezza è fare sei punti, che permetterebbero di evitare calcoli e incastri con le dirette concorrenti. Palusci crede ciecamente nella forza del suo gruppo: “Se all'inizio del torneo pensavo di allenare una squadra forte, ora ne sono ancora più convinto. Abbiamo tutti una gran voglia di riprendere il cammino interrotto e naturalmente ci rendiamo conto che ci avviciniamo al momento decisivo del girone di andata”.
La squadra è in linea con le aspettative della vigilia? “Sono e siamo consapevoli che se raggiungessimo la Final Eight avremmo fatto bene, altrimenti il nostro lavoro non potrà essere considerato positivo. Non esiste una via di mezzo”.
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