Leo Mancuso, 5 gol in 7 gare, è il trascinatore
Ala o centravanti, lui fa la differenza sempre
Cinque gol in sette partite, la prima rete siglata da subentrante nel recupeo del primo turno a Cremona. Da allora è sempe stato titolare, esterno d'attacco o centravanti: Leonardo Mancuso è il trascinatore del nuovo Pescara. 715 minuti totali per lui con cinque palloni alle spalle dei portieri avversari, più due gare in Coppa Italia (ma senza gol) per un totale di 154 nella manifestazione che ha visto il Pescara uscire per mano del Chievo: l'avvo di stagione è stato davvero super per il giocatore di prorpietà Juve ed in prestito al Delfino. Sogna la Serie A, ma la vuole...."pescare" in biancazzuro, lui che ama la pesca ed ha come nomignolo quello di Sampei, il celebre cartone animato giapponese che aveva protagonista un ragazzo armato di canna da pescare e lenze.
Questo avvio di stagione è li migliore della sua carriera, quasi come quello di Ciro Immobile (5 gol nelle prime 6 gare, nel 2011) e di certo superiore a quello totalizzato da Gianluca Lapadula (2 reti nelle prime 6 giornate nel 2015), ovvero gli ultimi due attaccanti principali del Delfino poi andato in A con Zeman ed Oddo. Mancuso arrivò a Pescara da svincolato, con un punto di contatto importante proprio con Lapagol: entrambi sbarcarono in riva all'Adriatico come capocannonieri del precedente campionato di Lega Pro, lui in maglia Samb (22 gol) e l'altro in maglia Teramo. «Non mi sento assolutamente l’erede di Lapadula, lui qui ha fatto cose pazzesche e io cerco solo di dare il massimo. Abbiamo anche caratteristiche diverse», disse il primo giorno biancazzurro il biuon Leo, che non è prima punta come Lapadula ma che vede e sente la porta come i centravanti di razza. E' arivato l'anno scorso, patendo parecchio nel girone d'andata per un infortunio fastidioso, ma trascinando insieme a Luca Valzania, ora all'Atalanat, il Delfino alla salvezza. Adesso, prima di tornare alla base (la Juve), vuole regalare un sogno alla sua nuova città d'adozione. Ci riuscirà?
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