Crescenzi e Grosso guidano l'assalto dell'Hellas al Delfino
Verso il posticipo: il focus sugli scaligeri
A CURA DI CLAUDIO ROSA -
Quella con l’Hellas non può essere mai una partita come le altre. Lo sanno bene a Pescara, e lo sanno bene a Verona, dove non stanno passando un periodo felice ma proveranno a sfruttare la partita con i biancazzurri per dare nuova linfa ad una stagione che stenta ad ingranare.
HELLAS VERONA, BISOGNA SOLO VINCERE
“Il Pescara è un’altra squadra di alto livello, ma anche noi siamo forti e possiamo giocarcela con chiunque”. Queste le parole di Gustafson, giocatore del Verona, dichiarazioni che evidenziano uno stato dei gialloblù quasi costretti a dover giustificare le loro qualità, come se ne sentissero il bisogno, una situazione impronosticabile ad inizio stagione. L’Hellas infatti non si approccia alla partitissima col Pescara nel migliore dei modi, arrivando al posticipo di lunedì con una vittoria scacciapensieri contro il Benevento. Il successo in trasferta contro i campani ha infatti messo fine ad un digiuno che durava quasi un mese, portando nuovamente certezze smarrite in quel di Verona. Eppure i ragazzi di mister Grosso non avevano iniziato male la stagione, anzi: 13 punti dopo 5 partite, e la convinzione che quella era la squadra da battere, forse neanche così tanto battibile a dir la verità. Ed invece ci è riuscita subito la Salernitana, poi il Lecce, l’Ascoli ed il Brescia.
Una situazione che ha inesorabilmente peggiorato la classifica dei veneti, ora costretti a rincorrere la testa della classifica. Ad oggi, l’Hellas si trova infatti in piena zona playoff, distante però ben 7 punti dal Palermo, ora primo in solitaria. Forte, da questo punto di vista, la scelta dei supporters veronesi di disertare la sfida casalinga contro i siciliani, conclusa poi 1-1. Curva Sud che, attraverso un comunicato, ha fatto sapere che sarà allo stadio lunedì per una delle partite più sentite della stagione, ma la contestazione continuerà comunque all’interno dello stadio. Insomma, clima teso in casa Verona, alla vigilia di una sfida dove l’unica opzione considerata è la vittoria.
GROSSO, SCELTE DELICATE
Come detto quindi, sono ore tese per Grosso, chiamato a mettere in campo una formazione da non sbagliare. Al tecnico infatti, sono state criticate alcune scelte che non hanno messo d’accordo i tifosi. Il tecnico può comunque tirare un sospiro di sollievo per il recupero di Zaccagni, uscito malconcio dalla sfida col Benevento. Buone notizie anche da Di Carmine, che ha superato l’attacco influenzale e dovrebbe essere regolarmente in campo. Si prospetta quindi nuovamente panchina per Pazzini, ai minimi storici ormai con Grosso.
A grandi linee l’11 anti-Pescara dovrebbe essere così composto: Silvestri tra i pali, poi difesa a quattro composta da Crescenzi, Caracciolo, Marrone ed Empereur, che prende il posto dello squalificato Balkovec; a centrocampo spazio a Danzi, Gustafson e Zaccagni mentre davanti confermati Matos, Woo e Di Carmine.
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