Merola & Cuppone intercambiabili: arma a 'sorpresa'?
Il focus
A CURA DI MATTEO SBORGIA
Davide Merola è il vero leader tecnico del Pescara. Il folletto campano, infatti, con i suoi 15 goal è il miglior marcatore del Delfino. Ma non solo: da quando Sdengo ha lasciato per motivi di salute la panchina dei biancazzurri, l'ex attaccante dell'Empoli sembra giocare con la testa più libera e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Il numero 10 degli adriatici ormai da tempo timbra regolarmente il cartellino ed è disposto nelle difficoltà a caricarsi la squadra sulle spalle. Segno tangibile di grande maturità acquisita da parte sua, dopo una prima parte di stagione vissuta decisamente al di sotto delle aspettative, nel girone di ritorno le cose sono cambiate radicalmente. Ora Davide Merola è un vero e proprio fattore. Di fatto però se non va a bersaglio lui in casa Pescara si fa fatica. Perchè? Luigi Cuppone(8 reti finora) è a digiuno dal 27 gennaio, Accornero dal 22 ottobre(anche se ha avuto un lungo stop), anche Cangiano( malgrado le 5 reti realizzate fino a questo momento) non va in goal da tempo. Sasaneli e Capone hanno fin qui visto poco il campo e non sono ancora riusciti ad andare in rete. Vergani, su cui si puntava molto, non ha fornito le adeguate risposte e complici alcuni problemi fisici, non è mai riuscito a giocare con continuità. L'ex centravanti dell'Inter( 2 reti fino a questo momento) è rientrato sabato a Cesena dopo 2 mesi di stop causa infortunio e quindi per ovvie ragioni non ha i 90 minuti nelle gambe. Certamente questi numeri testimoniano che l'attacco del Pescara(Merola a parte) sia a dir poco anemico. E allora che fare? Tornare indietro e reperire un centravanti prolifico non si può, quindi bisogna agire con quello che già si ha e cercare di sfruttarlo al meglio. Nell'attesa che qualcuno (Merola escluso) cominci a buttarla dentro con regolarità, si potrebbe far giocare il classe 2000 al centro e spostare il numero 29 dei dannunziani sulla fascia. L'ex attaccante dell'Inter Primavera sente particolarmente la porta e ha già ricoperto questo ruolo nelle giovanili nerazzurre. L'ex Cittadella, al contrario, non è mai stato una prima punta di ruolo ma si è sempre adattato a giocare al centro dell'attacco e i risultati nostro malgrado si vedono. L'anno scorso con Lescano pivot si è visto il miglior Cuppone ma da seconda punta: velocità, generosità(che a dire la verità non gli manca neanche adesso), progressione poderosa, attacco dello spezio, queste le sue migliori peculiarità che abbiamo ammirato. Ora, per carità, Merola sarebbe una prima punta atipica perchè non strutturata ma ha dimostrato di avere istinto del goal al contrario del compagno di reparto che invece da esterno potrebbe dare più risalto alle sue qualità sopraelencate. Dal momento che, nonostante tutto, come abbiamo già avuto modo di dire si tratta dei due giocatori più prolifici del Delfino, perchè non sfruttare al meglio il loro potenziale provando a metterli a proprio agio? Mister Cascione che ha già dato prova di saper leggere adeguatamente le situazioni ,e complice il poco tempo a disposizione ,potrebbe anche farci (perchè no) un pensierino.
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