Il PalaPallanuoto di Pescara sarà intitolato a Gabriele Pomilio
Proposta portata in Consiglio Comunale, ora serve passaggio in Regione
Da IL MESSAGGERO ed. Abruzzo -
Il PalaPallanuoto di Pescara potrebbe a breve essere intitolato a Gabriele Pomilio, il padre putativo della pallanuoto cittadina. L'iniziativa proviene da Adamo Scurti e dal suo gruppo consiliare che hanno portato la proposta, che ora dovrà avere un passaggio in Regione, all'ordine del giorno nel Consiglio comunale del 10 dicembre. «Ci sembra doveroso intitolare alla memoria del compianto Gabriele la struttura adibita alle competizioni di pallanuoto nell'impianto sportivo Le Naiadi per quanto da lui realizzato, a livello sociale e culturale, e per aver portato in alto il nome di Pescara e dell'Abruzzo a livello nazionale e internazionale», la parole di Scurti. Con Gabriele Pomilio al timone, infatti, Pescara ha vissuto anni d'oro nella pallanuoto. Presidente e general manager della società Cus D'Annunzio Pescara, poi diventata Pescara Sport, ha condotto il Settebello biancazzurro alla vittoria di 3 Scudetti (nel 1987, 1997 e 1998) e alla conquista di ben 5 Coppa Italia (1985, 1986, 1989, 1992, 1998), una Coppa dei Campioni (1988), due Supercoppe (1988, 1993), tre Coppe delle Coppe (1990, 1993, 1994) e una Coppa LEN (1996). Il suo Pescara rimane l'unica squadra di pallanuoto in Italia ad aver vinto almeno una volta tutte le competizioni continentali grazie ad un gruppo di grandi campioni che in riva all'Adriatico hanno scritto pagine indelebili della storia di questa disciplina. Un nome? Manuel Estiarte, quello che era chiamato “Il Maradona della waterpolo” e che è considerato il più forte giocatore di tutti i tempi. «Ho sempre voluto bene a Gabriele e sempre gliene vorrò», ha raccontato di recente il fuoriclasse spagnolo, ora pescarese di adozione anche se vive a Manchester, dove è dirigente di calcio nel City del fraterno amico Guardiola. «Mi aveva contattato per offrirmi la possibilità di giocare a Pescara: “Dove? Mai sentito…“ gli risposi per telefono, ma lui mi parlava della città, del mare, della gente, delle Naiadi. E io: ”Non so Pomilio, giocate in A2, ho altre offerte”. Lui: “Vieni un giorno, solo un giorno”, mi disse. Ci sono rimasto una vita, e che vita! Quel giorno presi, forse, la più importante decisione di sempre». Ma l'attività di Pomilio non ha avuto solo un filo conduttore biancazzurro: è stato infatti consigliere federale della Fin dal 1989 al 2001, responsabile delle squadre Nazionali di pallanuoto fino al 1998, ideatore, con Ratko Rudic e Alfio Flores, del campionato della waterpolo in mare con i campi gonfiabili e nel maggio 1995 ha promosso il primo mondiale di beach waterpolo. Fu storico amico di Carlo Pedersoli, alias Bud Spencer, grazie alla comune avventura sportiva nella squadra di Roma. Il figlio Amedeo ha commentato così la proposta di intitolazione a suo padre del PalaPallanuoto: «Sarei onorato, il suo sogno prevedeva una riqualificazione generale dell'impianto. Ma non è ancora il momento e non lo sarà sino a quando l'impianto non avrà una gestione stabile dal punto di vista sociale, strutturale, sportivo e per i lavoratori. Nel project financing, a causa degli altissimi costi di gestione, il PalaPallanuoto subirà una radicale trasformazione».
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