Prima squadra

Bovo, la ricetta dell’ex: ‘Colpirli all’improvviso’

11.03.2014 14:01

BOVO1


Nella gara d’andata ha giocato a casacca invertita rispetto a quella che indosserà venerdì sera, andando anche in rete nel pari per 1-1 che confermerò la prima crisi dell’epoca Marino a Pescara: Andrea Bovo adesso sogna di fare lo sgambetto alla sua ex squadra e – perché no? – fare anche un gol. E’ un altro Pescara ed è soprattutto un altro Spezia. Via Stroppa e Sansovini, i due più grandi ex della sfida, e dentro Mangia e tanti big nei liguri che vogliono provare, via playoff, ad andare in A. Come il Pescara.

Ex dal dente non troppo avvelenato. “Completamente senza rancori no, a La Spezia ho indossato anche la fascia di capitano ed ho avuto un grande rapporto con i tifosi e l’ambiente in generale e credo mi accoglieranno bene, ma  sono state fatte scelte diverse a livello societario e tecnico sul mio conto. Pescara è stata una scelta voluta, per essere qua ho rinunciato anche a qualcosa a livello personale rispetto ad altre possibilità. Cosa non ha funzionato là con Stroppa? Probabilmente i risultati non corrispondevano alle aspettative, come successo anche l’anno scorso: quando ci sono grandi disponibilità economiche si pensa che spendendo tot si abbiano risultati tot, ma il calcio non funziona così e avvengono i ribaltoni”. Ora c’è Mangia in Liguria. “La squadra a gennaio è stata rivoluzionata in toto, mi aspetto un team che provi a giocare coinvolgendo tanti uomini nella fase offensiva. Noi dovremo essere bravi a chiudere ogni spazio e poi colpirli negli spazi che inevitabilmente ci lasceranno. Loro vorranno rifarsi davanti al proprio pubblico dopo la sconfitta di Novara, dovremo essere bravi a colpirli all’improvviso”

E’ arrivato con il Pescara in mano a Marino, si ritrova ora con Cosmi in panchina: “Marino? Non è corretto parlare di chi non c’è più e non posso comunque giudicare essendo stato poco con il mister. Cosmi? Ha lavorato su psicologia e morale basso, è un allenatore vulcanico. I risultati fatti ci sono serviti per scrollarci di dosso le inibizioni che avevamo, ora dobbiamo fare attenzione e restare sul pezzo”.

Con il cesena è partito dalla panchina, nel 3-4-2-1 per lui gli spazi si riducono. Ma non è un problema, a suo dire. “No, infatti, non lo è. Siamo in tanti e tutti bravi, dobbiamo farci trovare tutti pronti così come è stato sabato per mettere un mattoncino nuovo per i nostri obiettivi. Le caratteristiche dei centrocampisti sono diverse: Zuparic è più fisico, Brugman più tecnico, altri hanno corsa e qualità diverse. Se ognuno di noi darà il massimo i risultati arriveranno. Io possibile sostituto di Brugman in caso di necessità? Io mi sento un complemento, non un sostituto. Ogni giocatore deve sentirsi titolare e lavorare per esserlo poi realmente, il mister alla fine fa le scelte ma nessuno deve sentirsi solo un sostituto. Il 4-3-2-1? Ha pagato, dato che si è fatto risultato pieno. Sta a me adeguarmi e farmi trovare pronto per essere utile, non è un problema mai di ruolo ma di interpretazione”.

Così all’andata, 5 Ottobre 2013:

Pescara – Spezia 1-1

Marcatori: 29’pt Cutolo (P). 11’st Bovo (S)

Pescara: Belardi, Balzano, Schiavi, Bocchetti (1’st Cosic), Rossi, Nielsen, Brugman, Rizzo (22’st Politano), Cutolo, Maniero (35’st Padovan), Ragusa. Al.. Marino. Pelizzoli, Frascatore, Zauri, Viviani, Fornito, Zuparic.

Spezia: Leali, Lisuzzo, Ceccarelli, Baldanzeddu, Moretti (1’st Sansovini), Culina (16’st Seymour), Bovo (38'st Sammarco), Appelt, Migliore, Ebagua, Rivas. All Stroppa. Valentini, Madonna, Magnusson, Henty, Carrozza, Borghese.

Arbitro: Pairetto di Nichelino, coadiuvato dagli assistenti Fiorito e Pentangelo (IV Uomo: sig. Maresca di Napoli).

Ammoniti: Baldanzeddu, Seymour (S), Ragusa, Schiavi (P)

Note: Un minuto di silenzio per le vittime di Lampedusa. Presente in tribuna Giovanni Galeone

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