Prima squadra

Un turno sulla carta favorevole per accorciare in classifica

Premesse e presentazione di Pescara-Recanatese

05.03.2024 08:02

Guai a sbagliare anche stasera. A distanza di soli 3 giorni dal pomeriggio da incubo di Sassari, il Pescara targato Giovanni Bucaro alle ore 20:45 sfida la Recanatese allo stadio Nicola Tubaldi e non può fallire l'obiettivo tre punti. 

L'ultimo turno di campionato ha visto allontanarsi il terzo posto, occupato dalla Carrarese che comunque non era andata oltre lo 0-0 in casa del Pineto, e anche il quarto, perchè il Perugia ha battuto di misura proprio l'avversario di stasera dei biancazzurri al fotofinish grazie ad una rete di Seghetti. Carrarese e Perugia sono distanziate di appena un punto, con un congruo margine di sicurezza da un Pescara che è a nove lunghezze dai toscani, prossimi avversari domenica all'Adriatico, ma che ha davanti anche il Gubbio, che vanta quattro passi in più di Brosco e compagni in graduatoria.

 Vincere a Recanati è l'obiettivo di giornata di un Delfino che da tempo ormai non è più artefice del proprio destino in ottica terzo posto, perchè deve sperare in un passo falso delle altre tre contendenti per accorciare in classifica e far diventare una sorta di finale la partita con la Carrarese di domenica alle 18:30. Il turno infrasettimanale sulla carta è anche favorevole ai biancazzurri, perchè la Carrarese affronterà lo schiacciasassi Cesena (anche se in casa la partita con la prima della classe in teoria è sempre proibitiva), il Perugia sarà di scena a Chiavari contro una Virtus Entella alla ricerca disperata di punti ed il Gubbio avrà la non certo semplice partita interna contro un Arezzo che vuole blindare il suo posto ai playoff. 

Ma prima di guardare agli altri bisogna pensare a se stessi e ad una missione da portare a termine. Il Pescara nelle ultime tre trasferte ha rimediato tre sconfitte con 12 reti sul groppone, equamente divise nei 270 minuti di gioco, e in tutto il 2024 agonistico, il cui inizio è coinciso con lo start del girone di ritorno, in 5 sfide lontano da casa ha perso 4 volte e vinto in una sola circostanza, ad Arezzo, incassando in totale 17 reti e mettendone a segno 6, di cui la metà nella sola gara inaugurale in casa della Juventus Next Gen, finita 4-3. All'epoca al timone c'era ancora Zdenek Zeman, come nelle successive trasferte di Arezzo, Gubbio e Pesaro (ma in casa dei rossiniani in panchina c'era Bucaro perchè Zeman era ricoverato in vista dell'intervento al quale il boemo si è poi sottoposto il 19 marzo), nell'ultima debacle in Sardegna c'era Bucaro con pieni poteri a guidare una squadra che ha ancora una volta confermato tutti i limiti tecnici, tattici e, soprattutto, caratteriali che stanno rendendo questa stagione un'altra pagina nera nel romanzo biancazzurro dell'ultimo lustro. A 9 partite da fine regular season, però, si deve salvare il salvabile e provare a raggiungere alla fine il miglior posto possibile nella griglia playoff. Il terzo posto spalancherebbe le porte degli spareggi promozione direttamente dalla fase nazionale, ma più che la comunque considerevole distanza dal gradino meno nobile del podio ciò che rende flebile la speranza di piazzarsi alle spalle di Cesena e Torres è la fragilità di una squadra che ha perso tutti gli scontri diretti finora giocati e che non sembra dare mai qualche segnale di vera reazione nei momenti di difficoltà. Quella di stasera, insomma, per mille motivi potrebbe essere davvero l'ultima chiamata per un Pescara che poi, in un clima di aperta ed aspra contestazione, avrà domenica la terza e fondamentale partita di un mese di marzo da 6 sfide in totale e che si chiuderà in data 30 in casa del Cesena. 

LE SCELTE- A Recanati si cambia. Mister Giovanni Bucaro, dopo aver dato continuità di formazione nelle prime due partite della sua gestione (l'unico avvicendamento forzato tra le sfide a Lucchese e Torres era stato quello tra Franchini e lo squalificato Tunjov in Sardegna), per l'infrasettimanale di questa sera muterà più uomini nell'undici base proposto al cospetto della compagine leopardiana. Gli interventi più massicci saranno nel reparto arretrato, quello andato alla deriva sabato pomeriggio in casa della vice capolista del Girone B. Dei 5 giocatori inizialmente schierati saranno probabilmente confermati i soli Plizzari e Milani. Pierno infatti sostituirà sull'out destro Floriani Mussolini e probabilmente cambierà integralmente anche la coppia di centrali: Brosco, tra i più negativi contro Ruocco e compagni, e Di Pasquale, dovrebbero lasciare il posto a Pellacani e Mesik. La differenza sostanziale, rispetto all'altra coppia, e che stasera sarà il centrale di destra (Pellacani) quello deputato a giocare su anticipo ed aggressione per accorciare la squadra e tenere le linee più compatte e quello di sinistra (Mesik) quello che dovrà giocare più di posizione e lettura. A centrocampo dovrebbe rivedersi dal 1' Georgi Tunjov, che vorrebbe lasciare quota sette gol che ha toccato nella prima partita del 2024, quella in casa della Juventus Next Gen, prima di vedere il campo con il contagocce per il resto del girone di ritorno. Dovrà essere meno passivo in fase di non possesso e non dovrà estraniarsi a lungo dalla partita, come invece ha sempre fatto in tutta la stagione, per poter incidere davvero. Avrà facoltà di alzarsi tra le linee non solo per portare il pressing in fase difensiva ma anche per provare a giocare da trequartista con l'esterno alto di sinistra ad arretrare sulla linea dei centrocampisti, che avrà ancora nel battagliero Aloi uno degli interpreti. Per il ruolo di centrale c'è il ballottaggio tra Dagasso e Squizzato ed una scelta sarà presa solo in extremis dal tecnico che potrebbe proporre una novità anche in avanti. Federico Accornero, infatti, scalpita e può scalzare Cangiano sull'out mancino. Più difficile, ma non impossibile, che l'ex Genoa venga schierato come terminale centrale del tridente, con conseguente panchina iniziale per Cuppone. In realtà anche Lorenzo Meazzi chiede una maglia da titolare, ma la sua duttilità lo rende un'arma importante da giocarsi a partita in corsa tanto a centrocampo quanto sulle corsie esterne d'attacco. Il Pescara farà una partita d'aggressione ma non d'arrembaggio, cercando di mantenere la lucidità per trovare con pazienza gli spazi giusti per colpire una squadra in crisi come la Recanatese, che ha bisogno come il pane di mettere punti in cascina.

L'AVVERSARIO - Sacrificio ed intensità chiede ai suoi mister Filippi, chiamato a cancellare il ko di Perugia. Subentrato a Giovanni Pagliari a metà febbraio, il nuovo tecnico leopardiano in 3 partite ha totalizzato 3 punti, frutto della vittoria nel derby con la Vis Pesaro, e si affiderà all'ex Federico Melchiorri (6 gol e 5 assist per lui in stagione) per provare a far male al Delfino. “Ora prendiamoci i 3 punti contro il Pescara”, ha detto Filippi dopo la sconfitta contro il Grifo. Per farlo dovrà necessariamente blindare una difesa che è quella più perforata del raggruppamento con 50 gol al passivo e la terza di tutta la serie C (peggio hanno fatto solo Brindisi e Monterosi, rispettivamente 55 e 51 reti incassate). Partirà dalla panchina il senatore Alessandro Sbaffo, che all'andata fu determinante nella vittoria dell'Adriatico. 


 

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