Caccia al centravanti. Il punto
Ma serve prima dismettere...
Con l'arrivo di Gianmarco Cangiano e quello di Mats Lemmens, che è slittato alla prossima settimana ma che non è in discussione, il Pescara ha tutti i posti in lista occupati. La squadra è incompleta ed è ancora un vero cantiere aperto, ma per poter innestare i puntelli necessari a renderla competitiva bisogna prima dismettere. Questo, però, non significa che il mercato biancazzurro in entrata sia fermo, perchè l'enorme ritardo già accumulato non può diventare ancora più grande. VEDIAMO PUNTO PER PUNTO I NOMI IN BALLO, SOFFERMANDOCI IN PRIMIS SUL CENTRAVANTI. A fari spenti, insomma, si lavora su più fronti e ora la priorità è rappresentata dal centravanti.
PETTINARI - L'idea del ritorno ter di Stefano Pettinari è cavalcata, anche se non è di semplicissima realizzazione. L'operazione, imbastita dalla scuderia del giocatore che è la Tmp Soccer di Tinti, Pari, Montipò e Bergossi, si può fare a patto che per la punta, che non ha mai giocato in carriera in terza serie, non escano fuori proposte dalla B. E a 32 anni e con una stagione alle spalle travagliata tra infortuni e scarso impiego (appena 811 minuti distribuiti in 19 presenze per 2 gol e 1 assist mandati in archivio) è difficile che dalla cadetteria arrivi qualche proposta degna di nota. L'ingaggio della punta è fuori portata per la Serie C e quindi anche per il Pescara, ma su questo aspetto, dati gli ottimi rapporti, si può lavorare e trovare la quadra, magari spalmando la cifra su più annualità. Da Reggio Emilia è in uscita ma il suo addio, stando così le cose, non appare imminente anche se potrebbe concretizzarsi col passare delle settimane, magari con un aiuto dei granata sotto forma di buonuscita. L'incentivo all'esodo consentirebbe al club di risparmiare parte della cifra che altrimenti dovrebbe corrispondere per intero dopo che è scattato il rinnovo automatico di un giocatore che non rientra nei piani societari, a Pettinari di poter abbassare le sue richieste alla nuova squadra e al Pescara di non sforare il tetto ingaggi fissato ad inizio stagione.
MAGRASSI - La vera alternativa al grande ex resta Andrea Magrassi del Cittadella, che cambierà casacca di certo. Qui il problema, oltre allo stipendio, è rappresentato dall'indennizzo che i granata chiedono, perchè non lo lasceranno partire gratis. Il giocatore è diventato papà per la seconda volta da poco e non vorrebbe allontanarsi troppo da Padova, spera in una chiamata dalla B ma in terza serie prende comunque in considerazione Pescara perchè ritenuta piazza importante e di blasone. Ha già rifiutato altre soluzioni di C (ad esempio l'Altamura) e messo in standby le proposte di Ternana, Arezzo e Lucchese.
KARLSSON - L'islandese del Venezia si allontana. Adesso sul giocatore c'è forte la Spal e sembra che sia meta gradita all'ex Vis Pesaro, a differenza di altre già rifiutate (a partire dal Foggia). Il Pescara, comunque, aspetta ancora una risposta: il suo arrivo, non legato all'ipotesi della cessione di Plizzari ai lagunari, sarebbe a titolo definitivo con un triennale (al Venezia una percentuale sulla futura rivendita). L'operazione era stata imbastita da Delli Carri. Adesso sembra Ferrara la destinazione del giocatore, quasi certamente.
IMPOSSIBILI - Nel giro d'orizzonte per il ruolo non si escludono altri nomi, ma alcuni vanno definitivamente depennati: si tratta del veneziano Novakovich, passato al Bari in prestito con diritto che diventa obbligo di riscatto al verificarsi di determinate condizioni, del comasco Tommaso Fumagalli, ceduto al Cosenza in prestito con diritto di riscatto e controriscatto, e dell'avellinese Gabriele Gori che resterà in Irpinia perchè incedibile.
TERZINI - Resta di attualità l'asse con il Crotone. Dei nomi in ballo due, uno per parte, sembrano suscettibili di scambiarsi la maglia: Crialese e Kolaj. Quest'ultimo nella prima (e unica) amichevole disputata dalla banda Baldini non ha fatto male e sembra anche congeniale al calcio del nuovo tecnico pescarese, ma resta in uscita. Circa gli esterni, da tenere monitorata la situazione di Panico.
PIACEVA FALBO, MA… - Per completare la batteria dei terzini sinistri che attualmente comprende in organico il solo Moruzzi, il Delfino non osserva con attenzione solo l’ex Taranto Ciro Panico, ma il ds Foggia ha fatto un pensierino anche a Luca Falbo che è in lista di sbarco dall’Avellino. Il nuovo direttore sportivo biancazzurro ha effettuato tuttavia solo un sondaggio con l’entourage del ragazzo. Il Rimini, al contrario si è mostrato più deciso e ha sbaragliato la flebile concorrenza del Pescara. Risultato? Il ragazzo si è trasferito ufficialmente al club biancorosso a titolo definitivo
SALOMAA IN STANDBY – Non si registrano per ora novità in chiave Pescara circa Henri Salomaa. L’attaccante finlandese classe 2003 del Lecce, nei giorni scorsi sembrava in procinto di trasferirsi in riva all’Adriatico, invece ad oggi c’è da esplicitare una fase di stallo dell’affare, probabilmente causata dai problemi di lista che sta riscontrando il Delfino. Il club di Sebastiani, infatti, con gli arrivi ormai prossimi di Lemmens e Cangiano ha la lista al completo e per innestare è costretto prima a dismettere. Salomaa, dal canto suo che scenderebbe in C solo per sposare il progetto biancazzurro per ora attende con pazienza che venga il suo. Chiaramente però tale attesa non potrà protrarsi troppo a lungo. Inoltre andrà poi trovata la quadra definitiva circa il trasferimento. Il club dannunziano propone un trasferimento a titolo definitivo con annesso contratto triennale e una percentuale sulla futura rivenduta appannaggio del club giallorosso. L'entourage e il ragazzo puntano invece su un prestito con obbligo di riscatto solo in caso di cadetteria.
HA COLLABORATO MATTEO SBORGIA
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