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Il Perugia double face di Camplone e Taddei

19.12.2014 09:53

L’immagine che forse meglio rappresenta il Perugia neo promosso è Rodrigo Taddei. Sembrerebbe una contraddizione: l’immagine di una neo promossa, dalla storia centenaria, rappresentata dall’ultimo arrivato. Per chi non lo sapesse, Taddei è il calciatore immagine di popolari pagine sui Social Network che ironizzano sul mondo del pallone. L’ex Roma meglio rappresenta quindi la realtà perugina: nonostante a prima vista non sia di certo uno splendore, la vera bellezza sta nell’umiltà e nel duro lavoro suo e del club umbro tornato nel calcio che conta dopo il fallimento e la caduta tra i dilettanti. Due bancarotte in un lustro portarono il Grifone dai playoff della Serie B ai dilettanti della Serie D.  Nonostante questo i perugini riuscirono a conquistare due immediate e brillanti promozioni in Seconda ed in Prima Divisione vincendo anche la Coppa Italia Serie D e la Supercoppa di Lega di Seconda divisione (il trofeo calcistico organizzato dalla Figc tra i vincitori dei due gironi).  Tornati quindi in Prima Divisione, i Grifoni videro sfumare il sogno della B nella semifinale playoff con il Pisa dopo un campionato altalenante con l’esonero in corso del tecnico della risalita Battistini per l’attuale Andrea Camplone. La stagione successiva però il sogno di realizza: dopo la volata a tre con Frosinone e Lecce, gli uomini dell’ex pescarese Camplone riuscirono a vincere il girone B conquistando anche la Supercoppa di Prima Divisione (prima squadra in assoluto a vincere le due supercoppe). Quest’anno i biancorossi iniziarono alla grande il campionato conquistando subito la vetta della classifica fino alla 7° giornata. Da lì in poi il Perugia è entrato in crisi di risultati conquistando il bottino grosso solo una volta. Camplone così, dopo le due sconfitte consecutive di Spezia e Frosinone, è passato dal 4-3-3 iniziale al 3-4-1-2. Con questo modulo, comunque, il Perugia non è riuscito a riprendere la sua ambiziosa corsa verso la Serie A raccogliendo una vittoria, una sconfitta e quattro pareggi. I biancorossi quindi optarono per ulteriori cambi di formazione, dal 3-5-2 al 4-3-1-2, schieramento usato nell’ultimo turno a Trapani. Sembrerebbe proprio quest’ultima disposizione tattila la ricetta di sabato anti Pescara. A Trapani, nonostante sia stato il decimo pareggio stagionale, i perugini sono stati autori di un’ottima prestazione di carattere: sotto nel primo tempo per 2-0, prima Goldaniga e poi Falcinelli hanno pareggiato la contesa. Proprio Falcinelli è l’uomo più pericoloso degli umbri. L’attaccante ex Lanciano non ha certo bisogno di presentazioni: quest’anno è il bomber dei biancorossi con 6 reti e il maggior numero di conclusioni dei suoi, quarantotto. Un altro da tenere d’occhio è Lanzafame. L’ala destra ex Catania sta provando a conquistare una maglia da titolare: contro il Trapani, impiegato trequartista, è stato uno dei migliori con ben 9 conclusioni e tante giocate di spessore.  A lui si aggiunge il già citato Taddei: per il centrocampista ex Roma 14 presenze con due gol ed un assist. La sua esperienza è fondamentale nel gioco perugino fatto di tanti giovani. Parlando di talenti in erba, a centrocampo spicca tra tutti Marco Fossati. Nome forse sconosciuto ai più, è un centrocampista classe ’92 in prestito dal Milan. Nell’ultima stagione ha fatto molto bene a Bari collezionando 27 presenze e 3 assist. Fossati è un centrocampista poliedrico in grado di assolvere sia alla fase di contenimento che d’impostazione con un numero ed una percentuale impressionante di passaggi riusciti. In difesa invece due vecchie conoscenze del Delfino stanno facendo molto bene: Lorenzo Del Prete ed Alessandro Crescenzi. Del Prete giocò con il Pescara nell’anno della B di Eusebio Di Francesco disputando una stagione altalenante senza infamia e senza lode rientrando poi a Siena, società da cui era in prestito. Alessandro Crescenzi era in forze ai dannunziani nel girone di andata della Serie A: l’infortunio alla caviglia e la situazione non certo semplice non gli permisero di emergere giocando solo per 60’ nel 4° turno di Coppa Italia contro il Cagliari. Al capitolo ex si aggiunge Gianluca Nicco. Probabilmente tutti si ricorderanno di lui per lo scandalo calcio scommesse che tanto fece trasalire i tifosi e l’intero sodalizio dannunziano.

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