Qui Ascoli: Petagna e Cacia guidano i bianconeri
Pescara – Ascoli all’andata fu un crocevia importante per il campionato delle due squadre. I bianconeri, esaltati per il pesante successo in rimonta e il sorpasso in classifica dei rivali adriatici, poi incapparono in quattro sconfitte consecutive che costarono la panchina a Petrone, condannando il Picchio a lottare per la salvezza. I biancazzurri, parzialmente assolti per le tantissime assenze a centrocampo, dopo la sfida del Del Duca decollarono letteralmente inanellando vittorie su vittorie e trovandosi ora a lottare per la promozione diretta.
Pescara - Ascoli, tutte le statistiche. In 27 partite i bianconeri sono 16° in classifica con 31 punti frutto di nove vittorie (una fuori casa), quattro pareggi (uno lontano dalle mura amiche) e quattordici sconfitte (dieci in trasferta). L’Ascoli ha in media 23’ 04” di possesso palla, i biancazzurri 25’ 23”. Sono 500,6 i palloni giocati dai marchigiani ad incontro con il 59,5% di passaggi riusciti. Secondo posto in B per il Pescara con il 64,6% di passaggi completati e 584,5 palloni giocati. Gli uomini di Mangia hanno il 40,2% di pericolosità (il più alto della B) con 8’ 27” di supremazia territoriale, 12 tiri a partita di cui 4,3 nello specchio. I biancazzurri hanno, invece, il 51,8% di pericolosità (secondi dietro il Cagliari) con 10’ 21” di supremazia territoriale (dietro Spezia e Vicenza) e 15 conclusioni di cui 5,1 in porta. Sono 23 i gol fatti (10 fuori casa) e 38 quelli incassati (29 lontani dal proprio pubblico) dagli ascolani contro i 42 realizzati e 30 subiti degli abruzzesi (24 siglati e 12 All’Adriatico). L’indice di pericolosità misura la capacità offensiva di una squadra ed è composto da quattro principali variabili valutate in maniera oggettiva in funzione del contributo marginale apportato alla probabilità di vittoria e sono: la capacità di mantenere il possesso palla, la capacità di verticalizzare, la capacità di arrivare al tiro e la capacità di creare occasioni da rete.
L’attaccante Andrea Petagna, su picenotime.it, dice la sua sul match: “Andremo lì a testa alta, senza paura. Siamo molto concentrati. Lapadula è un attaccante molto forte, mi piace molto ma in campo non ci siamo solo noi due. Il Pescara gioca molto bene perché giocano corti e con tanti 1-2. Sono molto forti sia a centrocampo che in attacco. Dopo la semifinale persa lo scorso anno voglio vincere contro di loro”. Dello stesso avviso è il giovanissimo centrocampista Jankto, in prestito dall’Udinese: “Siamo consapevoli che il Pescara è la squadra più forte della Serie B però noi scendiamo in campo certi che possiamo prendere punti. Anche noi abbiamo una buona squadra, all’andata abbiamo vinto 3-1. Il Pescara gioca un calcio molto tecnico e tattico ma in fase difensiva non sono così precisi. Credo in questa squadra, se ce la mettiamo tutta possiamo fare risultato”. Per il difensore Del Fabro: “La scelte di formazione spettano al Mister, io sono pronto. Sarà una gara difficile, ma molto bella e avvincente; proveremo a dare continuità a quanto di buono abbiamo fatto nelle ultime partite per proseguire il nostro percorso verso la salvezza. In avanti il Pescara ha qualità enormi, faremo una gara di sacrificio cercando di pungere in attacco appena si presenterà l’occasione. Lapadula? Se giocherò, spero di non fargli fare gol.” Per il suo collega di reparto Almici: “Il Pescara è una squadra che merita il terzo posto per il gioco che esprime, noi dal canto nostro dovremo andare lì con umiltà e determinazione. Non dovrà mancare il sacrificio. Dobbiamo fare la nostra prestazione come nelle ultime partite, poi sappiamo tutti che il derby è sempre una partita a se e aperta a qualsiasi risultato. Non partiamo battuti, anche se la classifica potrebbe dire questo. Dovremo giocare ancora più determinati, ma non c’ è solo Lapadula nel Pescara”. Per Francesco Zampano: “L’Ascoli è una grande squadra, non dobbiamo sottovalutarli perché stanno lottando per la salvezza. Ha un bell’attacco con Cacia e Petagna. Dobbiamo prepararla come ogni partita.”
L’imperativo in casa Ascoli è continuità. Proprio con quest’ultima il club marchigiano è uscito, faticosamente, dalla zona playout grazie ad una difesa rocciosa e difficilmente penetrabile soprattutto nel fortino del “Del Duca”. In particolare la coppia centrale Milanovic – Mitrea è ormai una certezza di Devis Mangia. Alti rispettivamente 194 e 185 cm, danno sicurezza a tutto il reparto arretrato. Proprio con quest’ultimo i bianconeri sono hanno conquistato punti pesanti in questi tipi d’incontri. Inoltre, in ottica campionato, in caso di risultato positivo contro il Pescara e di successo nello scontro salvezza interno con il Modena, Devis Mangia porterebbe i suoi a metà classifica avendo poi la serenità giusta per chiudere la stagione centrando l’obiettivo prefissato, la salvezza. Per farlo all’Adriatico l’ex tecnico dell’U21 italiana potrebbe virare ad un 3-5-2 per dar respiro a qualcuno dei suoi per lo scontro fondamentale con il Modena. In avanti al fianco di Petagna potrebbe tornare titolare Daniele Cacia, a centrocampo il diffidato Almici sarà avvicendato da Pecorini con capitan Giorgi, Bianchi e i giovanissimi Jankto e Benedicic per un centrocampo spigoloso e tecnico. Nella retroguardia probabile turno di riposo per l’ottimo Milanovic sostituito dal rientrante Canini, Del Fabro e Mitrea.
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