Prima squadra

4-3-3 o 4-2-3-1? Non è un problema di modulo, ma di qualità della rosa....

Squadra al momento (assai) indebolita

17.08.2024 08:03

Il varo del 4-3-3 si preannuncia alquanto difficoltoso in casa Pescara, almeno a giudicare da quanto visto all'Aragona di Vasto mercoledì. Oggi, alle ore 18 allo stadio Ughetto Di Febo di Silvi, il Pescara sfiderà l'Audace Cerignola, formazione ambiziosa del Girone C, per l'ultimo test in vista del debutto in campionato e dunque la partita è una sorta di prova generale per la trasferta di Terni di venerdì prossimo. Dopo l'eliminazione in Coppa Italia per mano dei cugini del Pineto, mister Silvio Baldini aveva esplicitamente dichiarato di voler cambiare modulo, passando dal 4-2-3-1, suo marchio di fabbrica, al 4-3-3, assetto ritenuto al momento il più idoneo in base al materiale tecnico a disposizione. La rosa attuale, infatti, non consente di sostenere tre uomini offensivi alle spalle della prima punta, mancando alcuni elementi chiave nell'interpretazione di questo assetto. Quali? Ad esempio il trequartista da far giocare in zona centrale da sottopunta, oppure gli esterni d'attacco in grado di coprire una porzione ampia di campo in entrambe le fasi di gioco. Manca, in particolare, il Luperini di Palermo o il Cardoselli di Carrara, per restare alle più recenti esperienze in panchina di Baldini, nel ruolo di raccordo tra centrocampo e prima punta, vale a dire un giocatore abile a buttarsi negli spazi e ad inserirsi senza palla, pur garantendo una buona fase di copertura: non un trequartista di ruolo, insomma, ma un elemento in grado di disimpegnarsi in quella porzione di campo dando dinamismo , verve e imprevedibilità e che sia in grado di far mantenere equilibrio alla squadra. In pratica tutto ciò che non è, e che sembra non poter diventare, Georgi Tunjov (al netto di una partenza sempre all'ordine del giorno), oltretutto schierato come play del 4-3-3 nel secondo tempo di Vasto, o altri giocatori al momento presenti in casa Delfino. Sulle ali, Cangiano già dallo scorso anno in un altro modulo ha evidenziato difficoltà a ripiegare in fase difensiva ed anche Bentivegna sembra più a suo agio con una mezzala a coprirgli le spalle. Con una mediana a tre uomini ed un trequartista in meno, insomma, c'è un minor rischio di una spaccatura tra i reparti e si presterebbe meno il fianco alle giocate avversarie tra le linee, come visto all'Adriatico in Coppa contro la banda Cudini. Il problema, tuttavia, è che la rosa per come è oggi non sembra idonea a sostenere persino quel 4-3-3 dal quale proviene. Senza voler nemmeno scomodare l'interpretazione estrema ed unica nel suo genere data da Zeman, l'anno scorso anche con Bucaro prima, che comunque ha provato anche altri 2 assetti nel suo breve interregno, e con Cascione poi la squadra ha fatto fatica ad essere produttiva con il 4-3-3, pagando lacune strutturali, ad esempio play e centravanti, ancora oggi presenti. E, dato da non trascurare, la squadra di adesso risulta essere stata anche indebolita rispetto a quella che ha chiuso la stagione con un non certo lodevole sesto posto a fine regular season e con una eliminazione al secondo turno playoff quando aveva dalla sua fattore campo e 2 risultati su 3 a disposizione per passare il turno. Ogni reparto al momento è stato impoverito (sono andati via Mesik, Milan, Di Pasquale, Aloi, Accornero e Cuppone) e specie in mediana non si hanno elementi di spessore. A centrocampo manca un regista , che non può essere Squizzato - lo ha già dimostrato - e forse nemmeno il pur bravo Dagasso, mentre gli interni di oggi - al netto di un Tunjov che l'anno scorso ha dimostrato di non poterlo essere per davvero - ha solo uomini di quantità. Manca oltretutto il migliore per rendimento: Aloi, lasciato libero a parametro zero ed accasatosi a Terni.. E sul centravanti nemmeno sprechiamo parole. Per una stagione il generosissimo Cuppone è stato impiegato nel ruolo per mettere una pezza, adesso non c'è nemmeno più lui…Il problema, insomma, è più nella qualità della rosa che non nell'assetto scelto e il modulo sarà una diretta conseguenza della squadra che uscirà il 30 agosto e che sarà lontana parente di quella attuale. Si spera…. Tocca adesso alla premiata ditta Sebastiani-Foggia muoversi sul mercato e farlo pesantemente e nel modo giusto per rinforzare una squadra che oggi, anche in un precampionato ben poco allenante e fatto di pochi test e tutti con squadre di più categorie inferiori, ha destato più di una perplessità e di una preoccupazione nel popolo pescarese…

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