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Catania, pronto l'assalto al Delfino

27.09.2014 10:27
Catania – Pescara, forse il primo vero crocevia di una stagione intera nel posticipo della sesta giornata di Serie B. Le due squadre non hanno ancora assaporato il gustoso piatto della vittoria ma solo insipidi pareggi e sconfitte brucianti. Per gli etnei è la terza peggiore partenza di sempre: peggio di Pulvirenti fecero, in massima serie, Atzori nella stagione2009-10 (prima vittoria all’ottava giornata) e Maran la scorsa stagione (1 punto e due reti siglate Barrientos prima della vittoria nella sesta giornata con il Chievo). La partita del Massimino ne racchiude altre mille al suo interno. La più difficile sarà sul piano psicologico: ormai la vittoria è quasi un segno obbligato per ambedue le squadre e sbagliare è tassativamente vietato. Per vincere però bisogna rischiare e in frangenti come questi, come riportato in una news precedente, è ancora più difficile. A questo si aggiunge il piano tecnico-tattico. Rimanere concentrati per 90’ in quella che si preannuncia una sfida scacchistica tra Sannino e Baroni, due allenatori molto simili, è ancora più difficile. Entrambi i mister dovranno motivare i propri giocatori e impartirgli precisi ordini tattici e l’errore anche solo di uno può costare carissimo. Pesoli su Sannino, suo allenatore a Varese, precisa: “E’ un allenatore meticoloso, quasi maniacale nel preparare le partite. Non lascerà niente al caso. Come del resto Baroni.” Non aiuta la storia, recente e non, della sfida. Nei due confronti in A, la situazione era diametralmente opposta: nella vittoria natalizia all’Adriatico il Pescara aveva illuso tutti di aver dato una svolta al campionato, nel match di ritorno era già mestamente retrocesso. Tralasciando la sconfitta per 0-2 nell’amichevole ‘di lusso’ del 5 agosto 2009, il resto dei precedenti ha una stradominanza del segno X, uscito 12 volte su 24 partite. A questo si aggiunge che, tra le 5 vittorie biancazzurre, solo una è in terra siciliana e risale al 14 giugno 1981: un altro tabù da battere lungo trentatré anni. Sannino sta preparando il match senza trascurare neanche il capello. Anche per i rossoblù test in famiglia con gli Allievi Nazionali mentre, per i giocatori scesi in campo con il Crotone, approfondimenti tattici (un programma molto simile a quello di Baroni). Nella conferenza stampa di ieri il neo tecnico dei rossoblù ha individuato come priorità “ordine ed equilibrio, in campo. Ai ragazzi sono affidate le sorti delle aspettative di molti per capovolgere una situazione intricata, mi auguro vadano oltre le qualità che hanno e mettano in campo anche quelle che non hanno, stavolta, giocando di spada e non di fioretto. A loro ho detto che possono sbagliare mille passaggi ma non l'atteggiamento e che devono fare qualcosa di diverso per non incorrere negli stessi errori. Vado a correre a Nicolosi e vedo tanti cani: ecco, dobbiamo essere un branco, in campo, come quei cani. Il Modena ha un vantaggio: giocano insieme da 2 anni. Anche noi abbiamo un vantaggio, ad ogni modo: non possiamo continuare così. Nella difficoltà numerica dobbiamo riuscire a realizzare un'impresa: dare il massimo e provare a vincere".  Per quanto riguarda le formazioni, in porta rossoblù troviamo subito un primo ex importante: il giaguaro Anania. Portiere del Pescara di Zeman, ha infiammato più volte i tifosi biancazzurri con interventi prodigiosi in quell’annata magica. Dalla parte opposta del campo il numero 9 Emanuele Calaiò, vecchio bomber biancazzurro tra il 2003-2005 con 28 gol in 70 partite, è una sicurezza dell’attacco etneo. Gol all’esordio con il Lanciano e meccanismi offensivi sempre più oliati con l’avvicendamento di Rosina in fase d’attacco. Le noti dolenti della formazione siciliana riguardano il centrocampo. Gli infortuni di Almiron e Rinaudo sicuramente pesano e lasciano sulla linea mediana il cartello giallo dei lavori in corso: in quattro partite quattro schieramenti diversi.  Dopo le sedute incentrate su un preciso lavoro tecnico tattico, Sannino parrebbe quindi optare per Anania, Peruzzi, Spolli, Gyomberg, Monzon, Capuano, Martinho, Jankovic, Rosina, Castro e Calaiò.

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