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Giro d’Italia Under 23, gran finale in Abruzzo

Le due tappe decisive da Francavilla

01.06.2017 00:04

Il grande ciclismo torna sulle strade d'Abruzzo, un mese dopo la tappa del Giro d'Italia dei "grandi". Dopo qualche anno d'assenza torna infatti il Giro d'Italia Baby che avrà il suo clou proprio sulle strade abruzzesi. Dove? A Francavilla e nelle zone limitrofe.

Da Francavilla, infatti, partiranno due tappe di primissimo livello, decisive ai fini della vittoria finale della “kermesse rosa baby”: la prima con arrivo a Casalincontrada - km 132 - scalando Passo Lanciano da Lettomanoppello (dove vinse Basso davanti a Gutierrez nel Giro d’Italia senior nell’ultimo transito) e la seconda con arrivo a Campo Imperatore - km 148, traguardo in salita - passando per il centro storico de L’Aquila (una tappa fortemente voluta dal sindaco del capoluogo Massimo Cialente e che riporterà il grande ciclismo lassù dove nel 1999 Marco Pantani staccò Ivan Gotti e si prese la Maglia Rosa prima dei fatti di Madonna di Campiglio; oggi la salita di Campo Imperatore si chiama proprio ”Salita Pantani”). Tappa regina della kermesse, suggestiva e spettacolare proprio per la logistica dove si chiuderanno i giochi, codesta segue una frazione meno complicata dove ci sarà spazio agli scattisti con arrivo in cima ad un muro. 

Sette le tappe in programma fra il 9 ed il 15 giugno nel percorso della corsa che torna in calendario dopo 5 stagioni: la partenza ufficiale sarà da Imola dove si concluderà anche la prima tappa. I due giorni clou saranno quelli che avranno come epicentro Francavilla al Mare, che oltre a salire alla ribalta delle cronache nazionali sportive potrà giovarsi per più giorni di uno straordinario volano di promozione del territorio, che avrà anche immediati riflessi sull’economia della città grazie alla presenza di un migliaio di persone tra addetti ai lavori, sportivi e appassionati.

Il c.t. della Nazionale Davide Cassani nelle scorse settimane è stato in città per definire i dettagli del tracciato delle due tappe francavillesi, ovvero l’apice della competizione che in questa edizione spegnerà le 40 candeline. «È una corsa di cui si sentiva la mancanza e che aiuterà i nostri giovani a crescere», ha detto il c.t. Cassani. Il presidente della Federciclismo, Di Rocco, che ha sostenuto il progetto fin dai suoi esordi con Cassani e Selleri non ha dubbi: «Il ritorno di un Giro d’Italia dedicato alla categoria U23 è motivo di orgoglio oltre che segnale concreto che il territorio crede sempre di più e vuole investire nel ciclismo ed in questa categoria così importante perché anticamera del professionismo», dice il Presidente Di Rocco. «Sarà una vetrina fondamentale per le nostre squadre ed un giro entusiasmante che raccoglierà consensi dal pubblico, sia per la bellezza di come è stato disegnato, sia per i valori atletici che scenderanno in campo. Ripartiamo con un progetto ambizioso che è anche una soddisfazione con Enel al nostro fianco e altri partner istituzionali; in particolare le regioni toccate dal Giro hanno una forte tradizione del ciclismo. E non dimentichiamo che la bici è una ambasciatrice straordinaria per valorizzare tutti i plus sul territorio».   

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