Verso la cessione della società?
A fari spenti proseguono i discorsi
“Sto lavorando seriamente, da tempo, alla cessione del club. Al momento esiste il 50% di possibilità. Senza l’emergenza Covid potrei dire il 99%. Sono interlocutori seri. Voci su Della Valle ? Fantasiose". Parlava così 8 giorni fa a Rete8 il presidente Daniele Sebastiani sulla cessione del pacchetto di maggioranza del club, ipotesi ancora del tutto attuale. Per la prima volta, il numero uno di casa Pescara ammise in quella circostanza quello che già era uscito a mezzo stampa, anche se poi negato, su possibili sviluppi in seno alla società. Ed ha dato anche percentuali di riuscita dell'operazione, semntendo però uno dei nomi circolati: quello della famiglia Della Valle, che secondo i colleghi di Salerno sarebbero interessati alla Salernitana.
Ma qual è la situazione ad oggi? I discorsi vanno avanti e il fatto che si lavori a fari spenti - senza proclami, senza fuoriuscite di notizie - e che non si riesca ad appurare, anche incrociando più fonti, l'identità dell'aquirente o degli acquirenti lascia supporre che la pista è concreta, connotata dal massimo riserbo per non inficiare il buon esito della trattativa. Qualche informazione, ancora da verificare totalmente però, circola già. Il closing potrebbe esserci tra novembre e gennaio per una cifra tra gli 11,5 e i 12,5 milioni, con Sebastiani che resterebbe al timone - per l'ordinario e per consentire un graduale ingresso della nuova proprietà - per sei mesi almeno. Lo stesso presidente potrebbe mantenere una quota di minoranza, avendo poi una delega specifica nel Cda. Ma siamo ancora nel campo delle ipotesi, le indiscrezioni hanno bisogno di riscontri concreti e oggettivi. Da valutare anche la posizione di Mesa, che vorrebbe capire - secondo quanto appreso - le intenzioni della nuova proprietà sui progetti di espansione del brand Pescara in Sudamerica e le prospettive di reale scouting/affiliazione di realtà di quel continente con i biancazzurri
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