Brugman lascia Raiola. Il Palermo lo riscatterà?
Gaston Brugman, ritorno a Pescara possibile? Il play sudamericano, sbocciato a Pescara dopo gli inizi italiani ad Empoli, ha faticato ad imporsi nel marasma vissuto in Sicilia, con sette allenatori in meno di una stagione e una serie di cambi tattici che lo hanno visto giocare in praticamente tutti i ruoli del centrocampo. Novellino lo stima parecchio ("Amo chi sa saltare l'uomo e questo ragazzo sa farlo ed ha ampiezza. È un giocatore che a me piace, se gioca in Serie A gran merito è di chi l’ha portato qui. Io ricordo Brugman a Pescara che giocava prima da mezza punta e poi da mediano", dixit), ma il futuro è in bilico. Il cartellino è di proprietà del Pescara, ma i rosanero hanno il diritto a cifre prestabilite di mantenerlo a titolo definitivo in Sicilia: “Io ci credo, non so poi cosa farà il presidente. Difficile entrare nella testa di persone che conosci poco. Se il Palermo vuole, ha l’opzione per riscattarmi, altrimenti non mi abbatterò. In ogni caso una esperienza positiva", ha detto al Corriere dello SPort. Intanto, dopo aver salutato Mino Raiola per affidarsi al padre e ad un suo collaboratore (“Da oltre un anno, scelta personale”, ha ammesso Brugman) non è escludere anche un ritorno alla base, per una seconda esperienza in maglia biancazzurra, preferibilmente in Serie A. A Pescara si è trovato bene ed è rimasto legato al club e alla città. Ma dopo aver assaggiato la massima serie, non vorrebbe fare passi indietro: "In B non mi piacerebbe, ma senza alternative avrei poco da urlare. Siamo in balia delle onde. A volte chi merita resta fuori. Nessuno può prevedere il domani”.
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