L'analisi della rosa: l'attacco
Reparto numericamente molto ampio e con tanta qualità
Viaggio nella rosa del Pescara. Ultimo appuntamento nel quale PS24 analizza, reparto per reparto, l'organico a disposizione di Zdenek Zeman. Dopo i portieri, i difensori ed i centrocampisti, si chiude ovviamente con gli attaccanti
Buona lettura
L'attacco, ovvero il marchio di fabbrica di zeman. Il menùdi Zemanlandia ha come piatto forte il reparto offensivo, è la storia che lo dice. Tutti o quasi gli attaccanti avuti dal boemo con lui hanno segnato tanto, tantissimo. Ed è inutile ricordare i nomi di coloro che con ZZ in panca hanno spiccato il volo.
Il Pescara 2017-18 ha un reparto d'attacco numericamente molto ampio e, secondo l'opinione degli addetti ai lavori, di enorme qualità: 3 centravanti (Cappelluzzo, Ganz, Pettinari) e 6 esterni (Benali, Latte Lath, Capone, Baez, Del Sole e Mancuso). Zeman ad inizio stagione, tra Coppa Italia e campinato, ha puntato forte su Pettinari, l'uomo con la valigia che ha scalzato, almeno per ora, Ganz - ovvero il colpaccio della campagna acquisti, 1,8 mln sborsati, e tra i 5 ttrasferimenti top in B - dal centro dell'attacco. Di certo, il figlio d'arte, che ha sulle spalle un carico enorme di aspettative, avrà tempo e modo di rifarsi a meno che Pettinari a suon di gol e di giocate d'autore non blindi il suo essere titolare. C'è poi Cappelluzzo, che si ritrova ancora Ganz davanti dopo l'anno di Verona (dove c'era in primis Pazzini, in verità, davanti nelle gerarchie): è ancora giovane ed ha caratteristiche diverse dagli altri due, ma c'è il concreto rischio che lui perda una stagione all'ombra di altri. Tre soluzioni diverse per un solo posto disponibile: l'abbondanza non è mai un problema, ma sempre una risorsa. A patto di saperla gestire e Zeman, dall'alto delle sue mille e più panchine, non ha certo bisogno di consigli.
Il pacchetto di esterni è variegato. A disposizone ce ne sono sei, tutti con caratteristiche diverse. Si va da Benali, impostato già dalla scorsa stagione in questo ruolo, elemento atipico per il calcio zemaniano ma in grado di dare maggiore copertura e di aprire gli spazi, accendtrandosi, per le "groppate" del terzino, a Baez, arrivo a sorpresa (nell'ambito dell'affare Biraghi), impiegato più per necessità che per scelta a PErugia (dove non ha affatto incantato, anzi...). L'uomo sul quale ad inizio estate si faceva molto affidamento è Mancuso: guoi fisici lo hanno frenato, ha segnato al debutto in uno scampolo di gara concesso e cerca un posto al sole dopo aver fatto magnificamente lo scorso anno in C (titolo di capocannoniere incluso). Dovesse inserirsi bene nel 4-3-3, potrebbe essere devastante. Poi ci sono i giovani, Latte Lath, Capone e Del Sole. Il colored sembra quello che ha più problemi di inserimento. A Bergamo ne parlano benissimo ed hanno scelto Pescara e Zeman poichè convinti che in riva all'Adriatico possa spiccare il volo, ma deve disciplinarsi tatticamente. E trovare la migliore forma dopo essere stato appiedato da fastidiosi problemi fisici di non grave entità durante tutta la prima parte dell'annata. C'è però il concreto rischio che trovi poco spazio e che non sia poi così adatto al 4-3-3 zemaniano. Capone e Del Sole sono invece più avanti nel percorso: hanno le caratteristiche giuste per esaltarsi ed esaltare nel modulo di ZZ, la gara di Coppa a Brescia ne è stata la prova. Che ha bisogno di conferme reali in campionato. Ma se il buongiorno si vede dal mattino, in avanti il Pescara ha solo "problemi" di scelta e di abbondanza. E non è poco...
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