Sogni di gloria

Reagire e ripartire. Dopo il bruttissimo scivolone di Gubbio, questa sera alle ore 20:45 allo stadio Adriatico il Pescara è chiamato a riprendere il filo col successo bruscamente interrotto venerdì scorso. Tornare in campo a pochi giorni dalla batosta rimediata in terra umbra è un bene, perchè si evita di rimuginare troppo su una prestazione da censura e si ha l'immediata occasione di rialzare la testa. L'avversario di giornata è una Spal bisognosa di punti e il Delfino deve almeno pareggiare grinta ed intensità degli avversari per poi far emergere i suoi valori tecnici. Il terzo posto, ora occupato dalla Carrarese, non è poi distante, complice la frenata del Perugia che negli ultimi 180 minuti ha messo in cascina solo 1 punto, e addirittura i più ottimisti pensano che alla lunga si possa andare anche a riprendere quella Torres che ora è in netta ed inequivocabile flessione e che dista 9 punti. Tanti, ma non troppi nonostante in mezzo ci siano altre 3 squadre. Ma è chiaro che ogni sogno di gloria passa attraverso i risultati e il raggiungimento di quella maturità che ora manca alla giovane truppa pescarese. I continui cambi di formazione non aiutano in tal senso e non agevolano la ricerca di una precisa identità di squadra, ma un po' per scelta e un po' per necessità mister Zeman ha sempre stupito. Per pensare in grande serve stabilità. Di risultati, di rendimento e di formazione