Prima squadra

Ritrovate le chiavi di casa, scacciando le streghe...

Ma guai a fermarsi ora!

09.03.2025 08:12

Il Delfino ha ritrovato le chiavi di casa. A più di tre mesi dall'ultima volta, il Pescara targato mister Silvio Baldini ha scacciato di casa le streghe ed è tornato a brindare ad un successo casalingo che mancava da tanto, troppo tempo. Dal 4-1 del 21 novembre al Milan Futuro al 4-1 alla Lucchese di venerdì sera sono trascorsi più di 100 giorni, con in mezzo 7 partite davanti al pubblico amico che avevano di fatto stoppato la marcia di una truppa che invece in trasferta si era mantenuta abbastanza in linea con l'avvio sprint. Tre sconfitte e quattro pareggi: questo lo score tra le due vittorie con lo stesso punteggio, a fissare i due successi stagionali con il massimo scarto e a chiudere idealmente un cerchio nerissimo. È la svolta? Forse, ma per esserne certi ci sarà bisogno di più di una conferma. Di certo, nella settimana più intensa ed importante di questo rush finale di regular season, il Pescara ha iniziato con il piede giusto, non solo per i 3 punti conquistati ma anche per altro. Il vantaggio sul quinto posto, occupato da quella Vis Pesaro caduta a Carpi e che sabato renderà visita ai biancazzurri in uno scontro diretto da non fallire a chiudere il ciclo di 3 gare in 8 giorni, è ora di 4 punti e ci si può proiettare a caccia della Torres terza, adesso a più 3 (e con lo scontro diretto a favore) dopo che è stata sorprendentemente fermata in casa dal Legnago. Con 8 gare ancora da disputare, l'obiettivo gradino più basso del podio, con ciò che di positivo questo comporterà nei playoff (a partire dall'accesso alla Fase Nazionale), non è più utopia come qualche settimana fa, soprattutto se la banda Baldini dovesse somigliare nelle prossime partite più a quella vista nella ripresa contro la Lucchese che non a quella del primo tempo. Contro un avversario encomiabile, volitivo e gagliardo fino a quando la condizione fisica lo ha sorretto nonostante i gravissimi problemi che lo affliggono da tempo e un morale sotto i tacchi per aver appreso poco prima del match, con tempistica certamente errata, della penalizzazione di 6 punti per violazioni amministrative, comminata dal Tribunale Federale Nazionale, il primo tempo del Pescara è stato assai negativo. Pericolosità quasi nulla, manovra al solito lenta, piatta e monocorde, e sofferenza sui tentativi di imbucata avversari. Ben altra musica nella ripresa, nonostante l'immediato pari rossonero potesse portare all'ennesima e triste replica di un film già visto troppe volte. Stavolta, invece, la squadra non si è disunita e non si è tanto meno sciolta, è rimasta sul pezzo ed ha preso gradualmente ma prepotentemente campo fino a dominare dopo il secondo vantaggio firmato Valzania, dal sapore della liberazione. Psicologicamente sbloccata, la squadra ha iniziato a macinare gioco come ai bei tempi ed ha trovato il quinto sigillo di Ferraris, uno che meriterebbe più spazio anche se risulta comunque determinante da subentrante, e il primo, storico gol del baby Arena, al debutto. Il peggio, insomma, sembra ormai alle spalle ma guai ad abbassare la guardia. Già martedì nell'infrasettimanale di Pontedera bisognerà dare continuità per non rendere la gara con la Lucchese una parentesi felice all'interno di un periodo in costante altalena.

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