Intitolato ad Alessandro D’Alberto il campo-lanci dello stadio Adriatico
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Una targa ricorda da oggi la figura esemplare di uomo e di sportivo di Alessandro D’Alberto, cui l’amministrazione comunale, nel corso di una breve cerimonia svoltasi nel pomeriggio, ha voluto così intitolare il campo lanci presso lo stadio Adriatico “Cornacchia”. D’Alberto, pescarese, è stata una delle tremila vittime del Covid in Abruzzo; è scomparso, vittima delle malattia, lo scorso 21 gennaio all’età di 64 anni, dopo un inutile tentativo di salvarlo nel reparto della terapia intensiva del Covid-hospital.
Alla cerimonia, svoltasi ieri in coincidenza con il giorno del compleanno di Alessandro, hanno preso parte, oltre al sindaco Carlo Masci e all’assessore comunale allo sport Patrizia Martelli, il presidente della Commissione Sport Adamo Scurti, che ha sostenuto con forza l’iniziativa, e il presidente regionale del Coni Enzo Imbastaro, che fu allenatore dell’atleta scomparso. Nella circostanza è stato posto a dimora, per mano dello stesso sindaco di Pescara Carlo Masci, un arbusto di pungitopo dal significativo valore simbolico.
Con l’Us Aterno Pescara D’Alberto ha gareggiato per oltre trenta anni, sin dalle categorie giovanili; è ancora suo il record regionale Juniores del lancio del martello con la misura di 57,14 metri, che resiste dal lontano 1977. È stato anche il primo atleta della categoria Allievi (under 18) a superare la soglia dei 50 metri, con 53,38 metri nel 1975.
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