Quella volta che De Sanctis (Pescara) parò da esordiente un rigore a Vieri (Venezia)..
Si giocava a Francavilla
Non sono molti gli incroci tra Pescara e Venezia (leggi qui nel dettaglio). Ma uno in particolare è scolpito nella mente dei tifosi del Pescara e di due giocatori che poi hanno caratterizzato il decennio successivo del calcio italiano. Di chi stiamo parlando? Di Morgan De Sanctis e di Bobo Vieri. Il primo, portiere di belle speranze, si ritrovò titolare quasi per caso, in modo prematuro data la giovanissima età; il secondo stava invece facendo la gavetta in cadetteria prima di spiccare il volo.
De Sanctis era uno sconociuto, ritrovatosi in prima squadra per l’infortunio del titolare e del suo dodicesimo (gli esperti Cusin e Spagnulo) e per la propensione di Giorgio Rumignani a puntare forte su quel gigante di Guardiagrele che in Primavera prometteva bene. Il debutto assoluto tra i professionisti avvenne una settimana prima a Piacenza, a partita in corso, ma per il debutto dall’inizio - si giocò a Francavilla al Mare - la prova della verità mise di fronte due predestinati. Lo "scontro diretto" avvenne su calcio di rigore: Il Pirata Morgana difendere la porta biancazzurra, sul dischetto, con l'intenzione di bucarla, quel Vieri che è ancora lontano dalle luci della ribalta mediatica ma che già sfoggia un fisico bestiale e qualità importanti che lo portarono poi ad essere una delle icone del calcio italiano. Quello "strano" Pescara - Venezia giocato al Valle Anzuca si risolse tutto da quella sfida diretta dagli 11 metri. Vinse De Sanctis in quel giorno del 1994 e Morgan lasciò la formazione Primavera per diventare il portiere del Pescara in serie B, nonostante non fosse ancora maggiorenne.
“Su campo neutro, mi trovai di fronte il Venezia di Bobo Vieri e il destino volle che parai un rigore al futuro attaccante della Nazionale: piedi a terra e cuore oltre l’ostacolo. La favola cominciava e io già capivo che per alimentare certi sogni non bisognava smarrire l'umiltà”, raccontò anni dopo lo stesso De Sanctis.
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