Beffa AcquaeSapone: niente bis Scudetto
Nerazzurri ko ai supplementari. Il Tricolore va a Pesaro
Piange l'AcquaeSapone. Che perde pure coach Perez, che a fine match ufficializza l'addio. Una gara-5 leggendaria delle Finali Scudetto, disputata al PalaRoma di Montesilvano, ci consegna per la prima volta una squadra marchigiana sul tetto d’Italia. Per Colini è il quinto scudetto con cinque maglie diverse, Honorio diventa l’unico giocatore ad aver vinto 7 tricolori. L’AcquaeSapone abdica solo ai supplementari nella sfida più equilibrata degli ultimi anni si risolve solamente all’overtime. E’ l’Italservice a cucirsi sul petto uno storico, tricolore.
LA PARTITA Il primo tempo comincia a ritmi serrati, le squadre provano a spingere sin dall’inizio ma la partita si sblocca solamente al dodicesimo grazie al solito Cuzzolino, ovviamente da calcio di punizione. La reazione dell’Italservice è immediata, con Salas che, perfettamente servito da Honorio, supera Mammarella per l’1-1 che arriva solamente sessantasei secondi dopo il vantaggio dei padroni di casa. Nel secondo tempo le squadre mostrano qualche accenno di stanchezza, ma lo strappo è del solito indiavolato Titi Borruto: il Cobra semina Coco Wellington e spara un missile che Mammarella non può respingere, per il primo vantaggio pesarese. Passano 5′ e Jonas, atterrato in area di rigore da Miarelli, regala il tiro dai 6 metri a Lukaian che non si fa pregare e fa 2-2. Il punteggio non cambia più e si va così ai supplementari.
I SUPPLEMENTARI Le squadre non ne hanno più, stremate da una serie meravigliosa, ma non sono intenzionate a indietreggiare di un metro. A circa tre minuti dalla fine del secondo overtime, con 5 falli sul groppone, Pérez mette il portiere di movimento, ma è la mossa che condanna l’AcquaeSapone. Nel frastuono assordante del PalaRoma Calderolli non si accorge della scelta del suo allenatore e forza una conclusione rimpallata dalla difesa del Pesaro: sul pallone si avventa Borruto, come un serpente assetato di sangue, Coco Wellington, con la porta vuota, non può far altro che spendere fallo e concedere tiro libero all’Italservice. Dal dischetto va Marcelinho che segna il 2-3 che vale lo scudetto. I campioni in carica ci provano ancora col 5vs4, ma un super Miarelli para allo scadere su Lima il tiro che vorrebbe dire prolungare la sfida ai rigori.
Per l’Italservice, al secondo anno di Serie A, è il primo storico scudetto, sfatando così il tabù delle finali che quest’anno li aveva sempre visti sconfitti, in Coppa della Divisione dal Real Rieti e in Coppa Italia proprio dall’AcquaeSapone, fiera e mai doma, nel cedere il proprio scettro tricolore.
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