E' un Delfino letale nella ripresa, soprattutto negli ultimi 15 minuti
Il dato
Non può infatti essere un caso che nei secondi tempi il Delfino abbia sempre cambiato marcia e che abbia messo a segno addirittura 11 delle 13 marcature complessive realizzate dalla cooperativa del gol biancazzurra. E più della metà delle reti griffate nella ripresa sono arrivate negli ultimi 15 minuti. Nel dettaglio: Ferraris (78′) e Cangiano (89′) contro la Torres (dove però, in pieno recupero, è arrivato all'ultimo assalto il pari sardo firmato da Masala), Ferraris (85′) a Rimini, autogol di Pacciardi (93′) nella sfida casalinga con la Pianese e infine due volte Brosco, col Carpi all’Adriatico (80′) e nell'ultima partita disputata, la trasferta di Ferrara (75′). Il segnale è assai eloquente: quando le altre squadra iniziano a pagare dazio alla fatica, il Pescara invece esce fuori, grazie anche ai cambi di Baldini, sempre decisivi (come testimoniano gli assist e soprattutto i gol segnati dai subentranti, a partire da Ferraris che ha messo nel sacco 3 palloni). Questo dato ha però anche un rovescio della medaglia: troppo spesso il Pescara nel primo tempo sbaglia l'approccio o ha ritmi troppo blandi. Questo aspetto, insieme al raggiungimento di un miglior rapporto tra occasioni create e gol realizzati, è uno dei margini di miglioramento che questo Delfino può e deve raggiungere se vuole trasformare il sogno promozione diretta in realtà.
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