Cangelosi a PS24:" Nel 2012 vittoria indimenticabile. Su Merola, Colombo e il Pescara vi dico che..."
Parla in ESCLUSIVA a PS24 l'ex vice di Zeman che l'anno scorso ha allenato Merola a Foggia
A CURA DI MATTEO SBORGIA
Ex portiere, palermitano, 59 anni. La carriera da allenatore di Vincenzo Cangelosi è indubbiamente legata a Zdenek Zeman. L'attuale tecnico della Casertana(in D) è stato vice allenatore e/o preparatore dei portieri nello staff del trainer boemo dal luglio del 1989 a giugno 2022. Foggia, Lazio, Roma, Salernitana, Avellino, Lecce, Stella Rossa, Foggia, Pescara, Roma, Cagliari, Lugano, Pescara e Foggia. Queste le tappe che i due hanno condiviso. Noi di Pescarasport24 abbiamo intervistato l'attuale allenatore dei campani, con l'intento di ripercorrere le tappe della sua carriera in biancazzurro. La prima storica, indimenticabile con la vittoria del campionato cadetto del 2012 e la conseguente promozione in massima serie. La seconda nel 2017-218, non di certo esaltante, è culminata con l'esonero a stagione in corso. Vincenzo Cangelosi l'anno scorso a Foggia ha allenato anche Davide Merola che da pochi giorni è arrivato in riva all'Adriatico.
Se le dico Pescara: un ricordo positivo e uno negativo della sua doppia esperienza in biancazzurro che ha vissuto insieme a mister Zeman?
“Il pensiero positivo è sicuramente legato alla indimenticabile vittoria nel 2012. Lo ricordano tutti quel risultato. In quell'annata, tuttavia, ci sono stati anche episodi negativi come le morti premature e quindi inaspettate di Franco Mancini e Morosini. Riguardo la seconda esperienza, purtroppo è andata male. Non è mai bello interrompere un rapporto durante la stagione, ma queste sono cose nel calcio succedono"
Durante la scorsa estate c'è stata davvero l'opportunità di tornare sulla panchina dei dannunziani?
“Non lo so. Io direttamente non ho sentito nessuno, ma penso che qualche contatto ci sia stato”
Come e perchè ha deciso di cominciare la carriera da allenatore per conto suo, interrompendo di fatto la collaborazione con il tecnico boemo che andava avanti da anni?
“Per molti questa può essere stata una sorpresa, ma in realtà mister Zeman ha sempre saputo la mia passione per questo tipo di carriera. Ovviamente per me è stato un piacere e un onore aver potuto collaborare con lui in tutti questi anni. Ho sempre avuto però in cuor mio il desiderio di volermi cimentare da solo e quando si è presentata l'opportunità di allenare la Casertana, dopo averlo messo al corrente della questione, ho accettato l'offerta con entusiasmo"
Qual è il suo giudizio sull'organico attuale dei biancazzurri e sul cammino finora compiuto dagli uomini di Colombo e dove possono arrivare a suo avviso?
“Il Pescara è una buona squadra. L'organico è stato costruito bene in estate. A gennaio con gli arrivi di Merola e Rafia è stata alzata l'asticella dal punto di vista qualitativo. Anche il rientro di Lescano a pieno regime è stato importante. La stagione era partita bene sia sotto l'aspetto delle prestazioni che dei risultati, poi dalla sconfitta subita in casa ad opera del Catanzaro, è iniziato il periodo di crisi. Credo però che Colombo abbia sempre dato un'identità marcata alla squadra, quindi sono sicuro che piano piano saprà sicuramente riportarla ai livelli pre Catanzaro. Gli adriatici sono in ripresa e hanno tutte le carte il regole per essere protagonisti da qui alla fine della regular season e anche durante i playoff"
In squadra gli adriatici da pochi giorni hanno Davide Merola che lei conosce benissimo per averlo allenato lo scorso anno a Foggia: che tipo di giocatore è?
“Merola è ottimo giocare che se inserito in un contesto giusto, come può essere quello di Pescara, può fare davvero molto bene se è supportato adeguatamente. Può giocare in tutti e tre i ruoli dell'attacco: io lo preferisco come esterno, perchè ritengo che in quella posizione possa esprimere al meglio le sue grandi potenzialità, però può essere impiegato anche da prima punta. Nella Primavera dell'Inter giocava lì. L'anno scorso con noi a Foggia ha fatto quasi sempre l'esterno e qualche volta la prima punta"
Dove può arrivare il folletto napoletano, si aspettava un impatto così importante da parte sua?
“Nella seconda parte della scorsa stagione è cresciuto sotto tutti i punti di vista. Penso anche che l'esperienza di Cosenza anche se non vissuta da protagonista al 100% lo abbia comunque fatto maturare. L'impatto che ha avuto sicuramente gli dà fiducia e lo porterà a fare sempre meglio e a esprimersi ad alti livelli"
Merola sulle orme di Insigne: il paragone, con le dovute proporzioni ci può stare?
“Direi di no. Sono due giocatori diversi. Insigne anche se faceva diversi goal, è un giocatore più di rifinitura. Merola, invece, è più attaccante. Più punta, nel senso che è un giocatore di chiusura. Preferisce chiudere l'azione e fare goal”
Si ringrazia l'Ufficio Stampa dell'U.S. Casertana per la gentile concessione
FOTO:U.S. Casertana
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