Da oggi si fa sul serio
Per ZZ il risultato non conta, ma non vuole fare brutte figure
“Non mi interessa il risultato ma come la squadra reagirà all'essere attaccata da una squadra di categoria superiore, dopo che nei test disputati finora non siamo mai stati sollecitati. È la prima gara della stagione in una competizione nella quale non c'entriamo nulla, perchè la Coppa Italia riguarda in realtà solo le ultime otto che entreranno in scena. È sempre stato così”. Parole e musica del maestro Zdenek Zeman ieri, prima della partenza per Fiorenzuola d'Arda dove alle 18 il suo Delfino affronterà la Reggiana nel turno preliminare di Coppa Italia. Il demiurgo di Praga fa capire che la partita è più un intralcio nel percorso di lavoro che un'opportunità, ma di certo, come tutti, non vuole fare figuracce. Il suo Pescara si accosta al match senza alcun test probante nel suo cammino (4 amichevoli, tre con squadre di Prima Categoria ed uno con un team di Promozione, 50 gol fatti e zero subiti) e con le gambe pesanti da più di due settimane al ritmo di doppie sedute e gradoni, ed è chiaramente ancora un cantiere aperto, con tanti volti nuovi e giovani alle prime armi. “Le amichevoli sono servite per vedere spazi e tempi delle giocate. La formazione? La darò per la prossima gara, forse..”, ha scherzato Sdengo. “Ci sono ballottaggi, come sempre. Partiamo in 21 e tutti hanno la possibilità di giocare. Ci faranno 5 cambi e quindi scenderanno in campo in molti”. Qualche indicazione, però, Zeman l'ha fornita. “In porta giocherà Plizzari. E' qui dall'anno scorso. Ciocci è bravo ma deve integrarsi”. E poi: “In avanti ho provato Merola ed Accornero. A centrocampo ho Squizzato che è più regista degli altri ma anche Dagasso può ricoprire quel ruolo. De Marco e Manu sono più mezzali, anche se il primo l'anno scorso con la Vibonese ha giocato qualche partita come centrale. Mancheranno Aloi e Tunjov, oltre a Scipioni, che si è fatto male nella rifinitura, Vergani e Tommasini. Che tipo di giocatore è Tunjov? Non l'ho ancora visto, è un' incognita per me ma non per la società che lo ha voluto. Tommasini non lo porto con noi, ha fatto solo un allenamento ed è in ritardo. Siamo a metà preparazione, si deve mettere in pari”. Su Luca Mora, che balla tra permanenza e addio, l'opinione fornita ai cronisti ha un po' il sapore della stroncatura. “Mora da mediano si è comportato bene, come esperienza ha una buona influenza sul resto del gruppo. Ma se a lui chiedo ritmo, perdo tempo...”, le parole di Zeman che si è detto soddisfatto di come la società ha operato in sede di trattative. Lascia intendere infatti che il mercato sia chiuso, ma è la classica bugia che un tecnico deve dire in questo momento storico della sessione di trattative. “Tommasini e Cangiano hanno completato la rosa. Possiamo fare bene, è una squadra giovane ed inesperta ma con qualità. Tecnicamente e fisicamente è superiore a quella dell'anno scorso, ma nel calcio la tecnica non basta. Servono anche altre componenti. Mesik può andare via? Mi dispiacerebbe se dovesse partire, ma nel calcio va così. Di solito i più bravi vanno via e si sostituiscono, in caso la società saprà come muoversi”. Il rinvio del campionato lo ha reso felice (“Non mi dispiace, siamo a metà preparazione e questa squadra ha bisogno di tempo per lavorare, crescere e migliorare”) ma adesso c'è da pensare alla Reggiana del suo allievo Nesta. “Alessandro mi ha dato grosse soddisfazioni, come le ha date a tutta Italia perchè per anni è stato il migliore centrale del mondo. E' un bravo ragazzo che vive di calcio e sono contento che sia tornato ad allenare. La Reggiana? La conosco poco come squadra, aveva già una buona base e sul mercato si è migliorata prendendo buoni giocatori”. Per Alessandro Nesta quella di oggi è una partita speciale, non solo perchè coincide con il suo debutto ufficiale alla guida della Reggiana e il suo ritorno in panchina dopo oltre due anni, ma perchè sfiderà colui che da giocatore lo ha lanciato nel grande calcio. “Zeman è una delle persone che mi hanno cambiato la vita. Ai tempi della Lazio, nel settore giovanile, giocavo da mezz’ala e da terzino. Zeman mi ha spostato nel cuore della difesa. Lui ha sempre preso giocatori giovani e li ha lanciati, anche trasformandoli. Ha una grande capacità di individuare i giocatori di talento, capire il ruolo migliore per loro ed addestrarli a svolgere quelle mansioni. E a livello comportamentale impone delle regole dure, ma che fanno solo bene. Sarà bello affrontarlo e gli darò del lei come ho sempre fatto, non del tu”, le parole dell'ex difensore anche di Milan e Nazionale ieri alla vigilia. Del suo maestro, però, non ha ereditato modulo e filosofia. Nesta è un pragmatico, che plasma le sue creature in base al materiale tecnico di cui dispone, e non è dunque un integralista come Sdengo, che del 4-3-3 ha fatto il proprio marchio di fabbrica. E anche oggi che sfida il suo mentore non si lascia influenzare: schiererà i suoi granata con il 4-3-1-2, senza punta centrale di ruolo e con tre stantuffi in avanti intercambiabili. “Il modulo sarà quello, contro il Pescara e sempre. Poi magari in alcuni frangenti di alcune partite passerò alla difesa a 5, ma la base sarà quella”, le parole di Nesta, “Arriviamo alla partita abbastanza bene, le gambe dovrebbero essere leggere e spero che la squadra sia brillante. Ho visto qualche filmato del Pescara, ma non ne avevo bisogno perchè ho avuto la fortuna di esser stato allenato per 4 anni da mister Zeman e conosco le sue squadre e le sue idee. Vuole esterni piccoli e rapidi che saltano l'uomo, un centravanti che viene incontro a fare la boa per attaccare la profondità e terzini che spingono. Le sue squadre sono tutte uguali e giocano sempre bene. Come vanno affrontate le creature di Zeman? Come tutte le altre. Per nostra filosofia cerchiamo di pressare alti quando è possibile, non sempre, e di abbassarci quando è necessario, difendendo di reparto. E non cambieremo, anche se le squadre di Zeman andrebbero sempre aggredite”. Per la Reggiana l'obiettivo è passare il turno e regalarsi la sfida al Monza di Galliani di domenica prossima alle ore 21,15 in diretta televisiva su Italia 1. “Proveremo a vincere, come sempre. Il nostro obiettivo è andare più avanti possibile in questa competizione. Sono curioso di vedere la mia squadra a che punto sia della preparazione, siamo in fase di costruzione e siamo ancora incompleti”.
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