Sebastiani: "Cessione? Da un anno l'unico lavoro che mi impegna tanto"
Le ultime dichiarazioni del presidente
Dopo il pari con l'Imolese il presidente del Pescara Daniele Sebastiani ha commentato ai microfoni di TV6 la prestazione della squadra in chiave playoff e torna a parlare di cessione societarie e dell'inchiesta della GdF sui bilanci del club degli anni scorsi. Ecco le sue parole:
"Il pari ci costringe a giocare il 1 maggio e non fermarsi potrebbe essere anche un aspetto positivo, cerchiamo di vederla da questo lato. C'è delusione, chiaro, nel passare dal possibile terzo posto ad arrivare quinti con una prestazione così. Nel primo tempo non abbiamo fatto bene, nel secondo abbiamo avuto la fortuna e la bravura di andare in vantaggio subito ma dovevamo capitalizzare meglio sicuramente alcune palle gol che abbiamo avuto, non lo abbiamo fatto e poi c'è stata la beffa del pareggio. Purtroppo potevamo fare altri 2 gol ma abbiamo sbagliato l'impossibile. Adesso non possiamo sbagliare se si vuole andare avanti. Giochiamocela fino alla fine, ora. La squadra del secondo tempo comunque non mi è dispiaciuta, nel primo non era facile giocare contro una squadra che stava in 11 dietro la linea della palla.
Cessione società? E' l'unico lavoro che mi impegna tanto da un anno a questa parte. Appena ci saranno i tempi giusti qualcosa succederà, le operazioni non si chiudono in un giorno. C'è la fase della due diligenze ed altro, ci vuole il tempo che ci vuole. E' mia intenzione dare continuità alla società, ma lasciarla.
La vicenda bilanci? Sono tranquillo. Abbiamo dato tutto quello che hanno richiesto. E basta guardare la sentenza del 2017 per capire se dobbiamo essere tranquilli o preoccupati.
Le parole di Gravina? Lo ringrazio. Ma evidentemente è una cosa che non piace a Pescara, che vive di apparenza. Avere una società che si è sempre comportata bene, e lo dicono i fatti perchè non abbiamo mai avuto penalizzazioni e abbiamo creato tanto, non va bene perchè c'è Sebastiani…"
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