San Lorenzo: la notte dei desideri biancazzurri
All'Adriatico Gara 1 dei playout tra Pescara e Perugia
"È una notte come tutte le altre notti
È una notte con qualcosa di speciale..
È una notte che profuma di avventura
Ho due chiavi per la stessa porta
Per aprire il coraggio e la paura...
..è la notte dei desideri"
Lorenzo Jovanotti non sarà all'Adriatico-Cornacchia questa sera per Pescara-Perugia, Gara 1 dei playout 2019-20, ma nella notte di San Lorenzo il popolo biancazzurro vuole esprimere un desiderio che spera si possa realizzare venerdì, circa 300 km più a nord, al Curi: la salvezza del Pescara.
Stasera, con calcio d'inizio alle ore 21, vanno in scena i primi, infuocati 90 minuti di gioco di una doppia sfida che può regalare ancora la B oppure aprire le porte dell'Inferno serie C ad una squadra, quella biancazzurra, che era partita con ben altre ambizioni ma che si ritrova a vivere l'ultimo atto della sua stagione con mille paure, dopo aver inanellato tanti errori e sciupato altrettante occasioni. Un'annata storta che i prossimi 180 minuti, gli ultimi e senza appello, possono raddrizzare, mandando una stagione strana e complicata in archivio senza doversi disperare. L'avversario è ostico ma ha le medesime problematiche: il Perugia era partito con aspirazioni di grandezza e si è ritrovato nelle sabbie mobili della classifica piano piano, cambiando guida tecnica tre volte senza riuscire a trovare il bandolo della matassa. L'ultimo allenatore biancorosso dell'anno, che poi è anche il primo, è quel Massimo Oddo che è stato l'ultimo condottiero del Pescara promosso in serie A e che ora può vestire i panni del giustiziere del Delfino. Con un filo di amarezza certamente, essendo pescarese, ma in un playout da "mors tua, vita mea" non può fare sconti o perdersi in romanticismi.
Entrambe le squadre si accostano alla partita con il morale sotto i tacchi e con problemi di defezioni e di tenuta fisica. Sta forse un pochino meglio il Pescara, che ha l'infermeria meno piena ed ha lo slancio emotivo dato dalla seconda chance che gli ha fornito il destino grazie ai guai del Trapani. I biancazzurri sarebbero retrocessi sul campo, hanno ancora una possibilità di non scrivere una pagina amarissima della gloriosa storia pescarese. Dovranno dare tutto, mettendo in campo grinta e coraggio, ma senza lasciare a casa lucidità, pazienza e raziocinio.
Per la "Madre di tutte le partite", Sottil rispolvera Campagnaro, che non vedeva il campo da tempo immemore, e sembra voler tornare al 3-4-2-1 che può garantire tanto copertura quanto capacità di produrre gioco. Sulla carta, però, perchè il Pescara del post lockdown (e a larghi tratti anche quello di prima) è un giocattolo rotto che nessuno è stato capace di aggiustare.
Nella notte dei desideri la stella cadente non deve avere i colori biancazzurri. Adesso questa frase è solo un auspicio, si spera che al triplice fischio possa fotografare la realtà...
Commenti