Rasi racconta la sua personale battaglia contro il Covid
Il giocatore si è confessato a Rete8
Uno degli arrivi estivi a sorpresa del Pescara è stato Alessio Rasi. Il terzino ha una storia particolare da raccontare e per la prima volta ne ha parlato a Rete 8 nella trasmissione settimanale “A Cena Con” di Enrico Giancarli.
Il tema? Il Covid e i suoi effetti a lungo termine che hanno rischiato di segnare il percorso di crescita di Alessio lo scorso anno la stagione con la Vibonese in C.
«Sentivo dei battiti strani al mio cuore, ma pensavo che fossero delle normali extrasistole. Poi diventavano sempre più forti e quando ero a riposo le sentivo talmente forti che ho iniziato a spaventarmi. Fatti gli esami la risposta dei dottori è stata chiara: extrasistolia ventricolare isolata, da stress post Covid. Mi hanno fermato subito, non nego di essermi spaventato e vedere i miei compagni in campo e non poterli aiutare mi ha fatto molto male», le sue parole.
Rasi aveva avuto il Covid qualche mese prima senza gravi conseguenze, ma mai si sarebbe aspettato questa complicazione. «Non ci volevo credere, l’unica cosa che potevo fare era fermarmi e riposarmi. Ma immaginate cosa possa essere passato per la testa di un ragazzo di poco più di 20 anni che ama il calcio. Fortunatamente le cose sono migliorate e quel battito irregolare al cuore piano piano è scomparso. E quando in estate è arrivata la chiamata del Pescara sono impazzito di gioia». E pensare che è venuto in prova. «In realtà non era proprio un provino tecnico ma ho dovuto fare delle accurate visite per avere l’ok». Il dottor Stefano Guarracini responsabile dell’unità di cardiologia della clinica Pierangeli e la dottoressa Emanuela Spada responsabile medico del Pescara Calcio hanno effettuato tutti gli accertamenti del caso e hanno dato il via libera, come sottolineato da Il Centro. «Per me è stata la fine di un incubo ma anche l’inizio di un nuovo entusiasmante percorso con una squadra importante come il Pescara».
Le cose però non stanno andando bene. «E ci dispiace molto, ma sono sicuro che con il lavoro ne usciremo e ci toglieremo grandi soddisfazioni. Posso fare un appello?», prego. «Il Covid è una brutta bestia, vaccinatevi tutti e non perdete tempo».
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