Jacobelli: "Il Sistema obbligato a fare retromarcia sul caso Muntari"
Parola all'editorialista del Corriere dello Sport-Stadio
Il caso Muntari continua a far discutere. Per gli esperti di diritto farà giurisprudenza (leggi qui) ma serve una vera e propria inversione di tendenza nella gestione del calcio da parte dei vertici del Sistema.
Xavier Jacobelli, editorialista del Corriere dello Sport-Stadio ed una delle firme più autorevoli del giornalismo sportivo italiano, a TuttoJuve ha analizzato i temi caldi del nostro calcio (dal caso Muntari all’insulto razzista contro Benatia, denunciato dal bianconero durante la diretta su Raisport; dagli insulti razzisti a Mihajlovic alle scritte ignobili contro il Grande Torino sui muri che portano a Superga fino ad arrivare ai manichini vestiti con le maglia dei giocatori della Roma impiccati davanti al Colosseo).
Ecco quanto evidenziato da Jacobelli:
"Penso che l’aggettivo ignobile sia riduttivo. Penso che anni di ignavia, incuria, sottovalutazione del cancro razzismo, volgarità, inciviltà, abbiano portato alla situazione attuale. Penso siano necessari interventi drastici della giustizia sportiva e della giustizia penale. Dove, per drastici, s’intende tutt’altro che l’invereconda squalifica comminata a Muntari, reo di avere protestato contro gli insulti razzisti che alcuni incivili gli avevano lanciato durante la gara con il Cagliari. Soltanto la rivolta d’opinione e addirittura la censura dell’Onu, seguita a questa intollerabile sanzione, ha obbligato il Sistema a fare retromarcia in sede di giudizio di secondo grado. Ma, se proprio il Sistema è molle quando si tratta di stangare i barbari, com’è possibile che la battaglia venga vinta?"
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