Rolando Mandragora: “Questa è la mia storia”
PescaraSport24 vi aveva già raccontato la peculiare storia di Rolando Mandragora (leggi qui). Lo stesso giocatore nei giorni scorsi dal ritiro Under 21 ha ripercorso le tappe della sue carriera con qualche nuovo particolare. Tutto da leggere. “Ho imparato a giocare a calcio in strada, tra le vie di Scampia a Napoli. Mio padre e mio zio - ha spiegato il calciatore convocato da Gigi Di Biagio nella Nazionale Under 21 - mi hanno spinto verso questo sport, senza opprimermi e lasciandomi libero di scegliere il mio percorso. La mia carriera è iniziata nel Ponticelli e nella Mariano Keller. Sono andato via di casa a 14 anni, facendo provini per tutta Italia. Sembrava che nessuno mi volesse, poi invece il Genoa ha creduto in me. Lì ho passato quattro anni fantastici”. Il grande pubblico lo ha conosciuto grazie al debutto doc contro la Juventus, quando annullò Pogba e contribuì così alla prima sconfitta dell’era Allegri.“Giocavamo in casa contro la Juventus. C’erano diverse assenze a centrocampo, e il mister Gasperini decise di darmi fiducia. Quando ho saputo di dovermela vedere con Pogba ho avuto un po’ di ansia, ma poi tutto è andato bene, anche grazie ai compagni che mi hanno aiutato”. Adesso c’è la nuova avventura a Pescara, fortemente voluto da Oddo e Donatelli. “Ora sono a Pescara e cercherò di fare bene con questa maglia. Sono un centrocampista a cui piace giocare molto la palla. Sono tecnico ma, allo stesso tempo, svolgo anche compiti di interdizione. Il paragone con Verratti? In campo siamo due giocatori diversi, magari potessi ripercorrerne le orme... Come modo di giocare mi ispiro un po' a Thiago Motta. Cerco sempre di dare il massimo, mettendomi al servizio della squadra. Il mio idolo da bambino? Per uno di Napoli, ovviamente Maradona. E poi Messi, perché gli somiglia un po'…”
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